BARBELO, LA PRIMA EMANAZIONE DELL’UNO INCONOSCIBILE

Tra i codici trovati a Nad Hammadi in Egitto nel 1945, ve n’è uno che fa piena luce sulla misteriosa figura di Barbelo che, fino ad allora, era nota solo attraverso gli scritti dei Padri della Chiesa il cui fine era di confutare le dottrine gnostiche.
Si tratta del codice 13, di cui riporteremo integralmente il primo trattato (Protennoia Trimorfica), dopo alcune brevi considerazioni.
Barbelo è la prima emanazione dell’Uno inconoscibile, il suo primo Pensiero, luce pura, santa, immacolata e incommensurabile. E’ dunque il primo degli Eoni del Pleroma gnostico, supremo Eone femminile che precede tutti gli altri ed è l’unico costantemente rivolto verso la sua fonte generativa.
Da Barbelo procedono il Primo Pensiero (Ennoia) e successivamente tutti gli Eoni, entità splendenti e meravigliose, per noi semplicemente inimmaginabili.
Ma da Barbelo procedono anche le potenze creatrici e reggitrici del nostro mondo, regno del male, ben al di sotto del Pleroma degli Eoni, che devono tutto il loro potere grazie a quanto hanno “rubato” alla loro progenitrice.
Sotto questo aspetto, Barbelo può essere identificata alla Sophia degli altri movimenti gnostici.
Ma più delle nostre parole, valgono quelle di questo testo che riportiamo, forse una delle più alte vette della speculazione gnostica:

“Io sono la Protennoia, il Pensiero che dimora nella Luce, io sono il movimento che dimora nel Tutto, colei in cui il Tutto pone le proprie fondamenta, la primogenita tra coloro che vennero all’esistenza, colei che esiste prima del Tutto, colei che è chiamata con tre nomi, che esiste di per sé, essendo perfetta.
Io sono invisibile all’interno del Pensiero dell’Invisibile Uno e sono rivelata in ciò che è incommensurabile e ineffabile.
Sono incomprensibile, stando all’interno dell’incomprensibile.
Mi muovo in ogni creatura.
Sono la vita della mia Epinoia, ciò che dimora in ogni Potenza e in ogni eterno movimento, all’interno di Luci invisibili, all’interno degli Arconti e degli Angeli, dei Demoni e di ogni anima che dimora nel Tartaro, di ogni anima materiale.
Io dimoro in coloro che vennero all’esistenza.
Io mi muovo in ognuno e scendo nel profondo di tutti.
Io vado rettamente e risveglio colui che dorme, sono la visione di coloro che sognano nel sonno.
Io sono l’Uno invisibile all’interno del Tutto.
Io sono colei che consiglia coloro che sono nascosti e conosco il Tutto che esiste nel nascondimento.
Io sono senza numero al di là di ognuno.
Io sono incommensurabile e impronunciabile, eppure se lo desidero mi manifesterò, interamente, perché sono lo Splendore del Tutto.
Io esisto prima del Tutto e sono il Tutto perché esisto in ognuno.
Io sono una voce che parla sommessamente.
Io esisto dal principio nel Silenzio.
Io sono ciò che è in ogni voce e la voce che è nascosta in me, nell’incomprensibile illimitato pensiero all’interno dell’illimitato Silenzio.
Io discesi nel centro degli inferi e risplendetti sopra l’Oscurità.
Io sono colei che versò l’acqua.
Io sono colei che è nascosta nelle acque radianti.
Io sono colei che illuminò gradualmente il Tutto col mio Pensiero.
Io sono unita alla Voce ed è attraverso me che la Gnosi si manifesta.
Io dimoro negli ineffabili e negli incomprensibili.
Io sono la percezione e la Conoscenza, emettendo una Voce per mezzo di Pensiero.
Sono la Voce reale e parlo in ognuno ed essi la riconoscono dato che in loro dimora un Seme.
Io sono il Pensiero del Genitore e fu innanzitutto attraverso me che la Voce venne, cioè la Conoscenza di cose che non hanno fine.
Io esisto come Pensiero per il Tutto, in armonia col Pensiero, inconoscibile, irraggiungibile.
Io manifestai me stessa, Io, tra tutti coloro che mi riconoscono, perché io sono colei che è unita ad ognuno nel Pensiero nascosto e nella Voce esaltata.
Tale Voce viene dal Pensiero nascosto, incommensurabile dimora nell’Incommensurabile.
È un mistero, irrefrenabile per la sua incomprensibilità, invisibile a tutti coloro che sono manifesti nel Tutto.
È luce che dimora in Luce.
Noi soli siamo separati dal mondo manifesto dato che siamo salvati dalla nascosta saggezza dei nostri cuori per mezzo dell’ineffabile e incommensurabile Pensiero.
Colui che è nascosto dentro di noi paga i tributi del suo frutto alle acque di Vita.
Allora il Figlio che ebbe origine attraverso questa Voce, che procede dall’alto, egli che possiede dentro di sé il nome che è una Luce, rivelò le cose imperiture e tutte le cose sconosciute furono rese note e queste cose, difficili da interpretare e segrete, egli rivelò, e per coloro che dimorano nel Silenzio con il primo Pensiero, egli predicò loro.
A coloro che dimorano nell’Oscurità egli si rivelò, a coloro che dimorano nell’Abisso, egli si mostrò, a coloro che dimorano nei tesori nascosti, egli disse i misteri ineffabili e li illuminò, tutti figli della Luce, su dottrine irripetibili.
La Voce che origina dal mio Pensiero, esiste come tre stati, il Padre, la Madre, il Figlio, come un suono percettibile.
Essa possiede la Parola dentro di sé, Parola dotata di ogni gloria.
Possiede tre mascolinità, tre potenze, tre nomi, esistendo come tre nascosti nel silenzio dell’Ineffabile.
Egli é il solo che può venire all’essere, che é il Cristo. E, come per me, egli si consacrò alla gloria dell’Invisibile Spirito con la bontà.
Ora i tre, io stabilii che fossero in eterna gloria sopra gli Eoni nell’Acqua Vivente, che é la gloria che lo circonda che venne fuori dalla Luce di questi Eoni esaltati, Essa é la Luce gloriosa che persevera saldamente.
Si levò in piedi dalla luce che la circondava, che é l’Occhio della Luce che brilla su di me.
Egli perpetuò il Padre degli Eoni, che sono io, il Pensiero del Padre, Protennoia, che é Barbelo, la gloria perfetta incommensurabile Invisibile che é nascosta. Sono l’Immagine dello Spirito invisibile ed attraverso di me tutti sono definiti, io sono la Madre, cosi come la luce che é chiamata Vergine, colei che é chiamata Meirothea, il grembo incomprensibile, incompressibile e la Voce incommensurabile.
Poi il Figlio Perfetto si rivelò ai suoi Eoni che erano stato originati da lui, li rivelò e li glorificò e diede troni e li pose in gloria perché lo glorificassero.
Essi benedissero il Figlio Perfetto, il Cristo, il solo originato da Dio.
Ed essi lo glorificarono dicendo “Egli ! Egli é! Il Figlio di Dio! Il Figlio di Dio! Egli é colui che é! L’Eone degli Eoni, ecco l’Eone che si generò! Egli é nato per due volte secondo il proprio desiderio!
Inoltre il Dio diede agli Eoni potere di vita sul quale essi possono contare e li stabilì: Armedon, Nousanios, Armozel, Phaionios, Ainios, Oroiael, Mellephaneus, Loios, Daveithai. Mousanios, Amethes, Eleleth.
Ora questi eoni furono generati da colui che fu generato, il Cristo, e questi ricevettero così come diedero, gloria.
Essi furono i primi ad apparire, esaltati nel loro pensiero, e ciascuno degli Eoni diede miriadi di glorie all’interno della grande intracciabile Luce, ed essi tutti insieme benedissero il perfetto Figlio di Dio che era stato generato.
Poi venne fuori una Parola dalla grande Luce Eleleth e disse “Io sono il re! Chi è che generò il Caos e generò il mondo di sotto?”.
All’istante, la sua Luce apparve, raggiante, e dotato con l’Epinoia. I Poteri dei Poteri non lo supplicarono ed immediatamente comparve il grande Demone che legiferò sopra le parti basse del mondo inferiore e del Chaos.
Egli non aveva nessuna forma e nessuna perfezione, ma al contrario, possedeva la forma della gloria di quelli che erano stati creati nell’oscurità. Ora egli si chiamò “Saklas”, che é “Samael”, “Yaltabaoth”, egli é colui che prese il potere che fu strappato via dalla innocente Sofia.
Ora quando l’Epinoia della Luce capì che egli, Yaltabaoth, l’aveva estratta da un altro ordine, anche se era più basso di lei, disse “Dammi un’altro ordine così che io possa trovare per me un luogo dove abitare affinché non abiti per sempre nel non-ordine”. E l’ordine della intera casa di gloria concordò su questa parola. E una benedizione fu portata per lei e il più alto ordine fu concesso per lei. Ed il grande Demone comincio a produrre eoni in analogia agli Eoni reali, eccetto per il fatto che li produceva con il suo proprio potere, gli Arconti reggitori del mondo in basso.
Allora anche io ho rivelato segretamente la mia voce dicendo “Cessate! Desistete, voi che vi muovete nella materia, ecco. Io sto venendo giù nel mondo dei mortali per constatare ciò che è accaduto in questo posto dal tempo in cui l’innocente Sofia fu sopraffatta, colei che discese, così da conoscere il loro scopo che é quello che si rivela dalla loro nomina. E tutto fu distribuito, ciascuno che abita nella casa della luce ignorante, e negli abissi tremendi.
E l’Archigenitore dell’ignoranza regnò sul Caos e nel mondo di sotto, e produsse un uomo simile a me. Ma non sapeva nulla di ciò che poteva divenire per la sua sentenza di dissoluzione, ne riconobbe la potenza in lui.
Ma ora io sono venuta giù, sono discesa nel Caos. Ed ero con i miei che erano in quel posto. Io sono nascosta dentro di loro, dandogli la loro potenza e dando loro la forma.
E dal primo giorno fino al giorno in cui assegnerò la gloria con forza a coloro che sono miei, io rivelerò me stessa a colui che ha ascoltato i miei misteri che è Figlio della Luce.
Io sono il loro Padre ed esporrò loro un mistero ineffabile, non divulgabile dalle mie labbra: ho sciolto ogni legame per voi, ho rotto le catene dei demoni del mondo inferiore , le cose con cui sono legati i miei membri, lasciatele a loro.
E le alte pareti di nerezza che sovrastano, i cancelli scuri di quei crudeli le ho sfondate e ho rotto e le loro barre.
E la forza diabolica e quella che li batte e quella chi li ostacola , il tiranno, l’avversario, colui che é il Re, il nemico presente, in verità tutto ciò lo ho spiegato a coloro che sono miei, che sono Figli della Luce, in modo che essi potessero annullarli tutti e fossero salvati da tutti quei legami di quel luogo ed entrassero in quello in cui essi erano sin dall’inizio.
Io sono la prima che é discesa a causa della mia parte che vi é rimasta, lo Spirito che è nell’anima che ha avuto origine nell’Acqua della Vita e fuori dalla immersione nei misteri.
Io parlai con gli Arconti e le Autorità. Poichè ero scesa giù nella loro lingua, parlai dei misteri ai miei, di un mistero nascosto, ed i vincoli dell’eterno oblio furono dissolti.
Innestai il frutto in loro che é il pensiero del Padre, l’immutabile Eone, la mia casa ed il loro Padre. Scesi per quelli che sono miei dall’inizio, li ho raggiunti ed ho rotto i fili originari che li hanno asserviti
Quindi ciascuno di quelli che erano presso di me brillò ed ho preparato un modello per queste luci ineffabili che sono presso me”.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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