LUCIFERO, IL PORTATORE DI LUCE

La tradizione giudaico-cristiana identifica Lucifero con Satana (il Demonio), principe e personificazione del male.
La figura di Satana fu introdotta in quanto non si poteva imputare al Dio creatore la presenza del male nel mondo.
Ancora oggi, nella Teologia cristiana, l’esistenza di Satana è un dogma di fede.
Per poter invece comprendere il reale senso esoterico della figura di Lucifero, dobbiamo prima fare alcune considerazioni.
Tutte le più antiche scritture dell’area mesopotamica si rifanno a tradizioni orali precedenti all’invenzione della scrittura relative ad avvenimenti del più antico passato dell’umanità.
Questi avvenimenti sembrano essere stati di una tale eccezionalità che troviamo la loro narrazione presente, con poche varianti, che non alterano il senso del racconto, praticamente in tutti i primi scritti della regione che, poi, sono anche i primi scritti dell’umanità. Un esempio per tutti è il racconto del diluvio universale, presente in innumerevoli testi, non solo mesopotamici, ma diffusi praticamente in tutto il mondo.
Tra questi avvenimenti, quello che riguarda il nostro argomento è il racconto degli “Angeli ribelli”.
Il succo della tradizione su questo argomento è molto semplice: Dio, prima della creazione, avrebbe creato gli angeli ed uno di essi, il più bello, il più splendente ed il più vicino a Dio, Lucifero, considerandosi uguale, se non superiore, a Dio, si ribellò. Con lui si ribellarono un terzo di tutti gli angeli e ci fu una grande battaglia in cielo con gli angeli rimasti fedeli a Dio guidati da Michele. I ribelli furono sconfitti ed espulsi dal mondo divino.
Sia il libro della Genesi del Vecchio Testamento, sia l’antichissimo Libro di Enoch, ma anche testi relativi ad altre tradizioni, concordano sulla presenza di questi angeli ribelli sulla Terra, sui loro accoppiamenti con le “figlie degli uomini” ed, in molti casi, sul fatto che questi esseri divini hanno dato l’avvio alla civiltà umana, insegnando agli uomini scienza ed arte.
In questo senso possiamo comprendere l’etimologia del nome “Lucifero”, in latino Lucifer, portatore di luce (lux = luce, ferre = portare), ma questa etimologia ha anche un significato più profondo che vedremo più avanti.
L’identificazione di Lucifero con Satana è molto più tarda: nella tradizione giudaica nasce solo nel primo secolo avanti Cristo ed in quella cristiana ai primi secoli dopo Cristo, soprattutto in relazione al brano dell’Apocalisse:
“Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e Satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli”.
Ci dobbiamo soffermare sulle parole “il serpente antico”. Si tratta di una chiara allusione al serpente della Genesi che indusse Eva a mangiare il frutto dell’albero della conoscenza, disobbedendo al comando del Dio creatore.
In effetti tutta la tradizione esoterica, derivante dall’interpretazione gnostica della Genesi, identifica Lucifero col serpente che indusse Eva al “peccato”.
Ma, in questa tradizione, Lucifero, il serpente, assume un aspetto estremamente positivo: il mondo è stato creato da una pluralità di Angeli (di solito ritenuti in numero di sette) con a capo il terribile Yaldabaoth (identificato col Dio del Vecchio Testamento), geloso, crudele, vendicativo, ignorante del mondo divino al di sopra di lui, dal quale è nato per un tragico errore.
Questi Angeli, chiamati Elohim nel Vecchio testamento ed Arconti nella tradizione gnostica, creano l’uomo: “Facciamo l’uomo a nostra immagine”, ma l’uomo giace inanimato come un verme sulla terra. Successivamente essi soffiano su di lui lo Spirito che inconsapevolmente avevano ricevuto dal mondo divino superiore. L’uomo si anima e diventa loro schiavo, ma possiede ormai qualcosa di superiore ai suoi creatori.
Lucifero, il Serpente, il portatore di luce, induce Eva a mangiare il frutto dell’albero della conoscenza ed Eva, successivamente, convince Adamo a fare lo stesso.
I due assumono la consapevolezza della loro natura superiore agli Arconti e, da quel momento sono perseguitati dai fabbricatori di questo mondo che hanno il potere assoluto su tutto il creato.
Ciò nonostante, gli Elohim sono visibilmente preoccupati. Leggiamo sempre nella Genesi:
“Ecco, l’Uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del Bene e del Male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre”.
In questa ottica la figura di Lucifero assume l’aspetto di quell’essere divino che “apre gli occhi” all’uomo e gli indica la via per sfuggire al potere degli Arconti e risalire al mondo divino, ricongiungendosi al Padre Nascosto che Gesù Cristo è venuto a far conoscere agli uomini, così diverso dal Terribile Dio del Vecchio Testamento.
Lucifero è il salvatore ed il liberatore dell’uomo dalla tirannia dei suoi creatori.
Prima di questi avvenimenti, Lucifero fu precipitato sulla Terra dai fabbricatori di questo mondo e, da quanto leggiamo in Isaia 14, 12-15, la causa di ciò va ricercata nel tentativo di questo essere divino di risalire al vero mondo divino:
“Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell’aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?
Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell’assemblea, nelle parti più remote del settentrione. Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all’Altissimo.
E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell’abisso!”

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
Questa voce è stata pubblicata in ESOTERISMO e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.