L’UOMO SUPERIORE SECONDO IL BUDDHISMO

“Pochi sono fra gli uomini quegli esseri che toccano l’altra sponda: tutta questa altra gente, invece, corre su e giù per la spiaggia”. (Dhammapada – Canone Buddhista)

Tra le quattro caste dell’Induismo, quella dei brahmana era la prima e la più nobile.
Nel Sutta Nipata (Canone Buddhista) si narra di una disputa sorta tra due discepoli del Buddha: un brahmano è tale per nascita o per le sue azioni ?
I due discepoli si recarono dall’Illuminato per conoscere la sua opinione su questa questione.
Ecco la risposta del Buddha:
“Io non chiamo brahmano chi tale è nato da un grembo materno.
Colui il quale, avendo reciso tutti i legami, non è soggetto a turbamento, che ha superato l’attaccamento, che è svincolato, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale, innocente, sopporta insulti, percosse e cattività, che fa uso dell’arma potente della sopportazione, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale è immune dall’ira, osservante della norma, di retti costumi, non borioso, domato, giunto alla sua ultima esistenza, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale non si attacca ai desideri, come l’acqua non aderisce alla foglia del loto, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale realizza in questa vita l’annientamento del proprio dolore, che, svincolato dal giogo, ha deposto il fardello, quello io chiamo brahmano.
Il saggio dotato di profonda conoscenza, che ha l’esatta percezione della retta e della non retta via, che ha raggiunto il sommo bene, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale non entra in dimestichezza ne con i padri di famiglia, ne con i senza casa, che vive senza dimora, che si contenta di poco, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale, astenendosi da ogni violenza verso gli esseri viventi mobili ed immobili, non percuote e non uccide, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale si mantiene imperturbabile tra i perturbati, calmo fra i violenti, libero da attaccamenti tra coloro che ne sono schiavi, quello io chiamo brahmano.
Colui che ha lasciato cadere dal suo animo concupiscenza, odio, superbia ed ipocrisia, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale adopera un linguaggio corretto, istruttivo e rispondente al vero, senza adirarsi con alcuno, quello io chiamo brahmano.
Colui che non prende nulla al mondo che non gli venga dato, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale non ripone alcun desiderio, ne in questo mondo, ne in un altro, che a nulla è legato, che è distaccato, quello io chiamo brahmano.
Colui nel quale non albergano passioni, che, per mezzo della Conoscenza, si è liberato dal dubbio, che è immerso nell’immortalità, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale si è svincolato in questa vita dal merito e dal demerito, che è libero dall’afflizione, senza macchia, puro, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale è immacolato, incontaminato, puro, limpido come la Luna, che si è spogliato del desiderio dell’esistenza, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale ha superato quest’impraticabile pantano del mondo sensibile e della confusione mentale, che ha attraversato il torrente ed ha raggiunto l’opposta riva, che è dedito alla Conoscenza, libero da desideri, libero dal dubbio, distaccato, estinto, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale, essendosi spogliato dei desideri, abbraccia la vita errante del senza tetto, quegli in cui è esaurita la brama dell’esistenza, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale si è liberato dagli attaccamenti umani ed ha superato gli attaccamenti divini, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale, avendo deposto desiderio ed avversione, si è acquietato e non agogna alla rinascita, cha ha virilmente sottoposto tutti i mondi, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale conosce alla perfezione il perire ed il rinascere di tutti gli esseri viventi, che è distaccato, beato, svegliato, quello io chiamo brahmano.
Colui del quale ne gli dei ne gli uomini conoscono il cammino, il santo che ha distrutto i legami, quello io chiamo brahmano.
Colui nel quale non v’è alcun attaccamento ne al passato, ne al futuro, ne al presente, che di nulla ha il possesso, che di nulla è avido, quello io chiamo brahmano.
Colui che è come un toro, nobile, forte, saggio, vittorioso, senza desideri, compiuto, svegliato, quello io chiamo brahmano.
Colui il quale è conscio delle sue precedenti esistenze, che vede il cielo e l’inferno, che ha raggiunto l’annientamento della possibilità di rinascere, quello io chiamo brahmano.
Non per nascita si è brahmano, non per nascita si è non brahmano. Per le azioni si è brahmano, per le azioni si è non brahmano”.
Articolo consigliato: Buddhismo esoterico.
https://giuseppemerlino.wordpress.com/2011/01/07/buddhismo-esoterico/

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Ingegnere Chimico
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