ORACOLI CALDAICI : PRIMO ORACOLO

Gli Oracoli caldaici sono una serie di rivelazioni esoteriche provenienti dalla tradizione misterica greco-romana messe per iscritto da Giuliano il Teurgo nel II secolo dopo Cristo all’epoca dell’imperatore Marco Aurelio.
A differenza del Corpus Hermeticum che si ricollega alla sapienza egiziana, gli Oracoli caldaici fanno riferimento alla sapienza babilonese alla quale hanno poi attinto le religioni misteriche dell’antica Grecia.
L’opera è una raccolta di frammenti in cui un medium in trance parla con la voce del dio, e ne comunica la Sapienza che conduce gli umani oltre il velo delle apparenze, fino all’intuizione dell’Assoluto e al congiungimento con esso.
La raccolta completa di questi oracoli è costituita da 191 frammenti pubblicati anche in italiano da numerose case editrici.
Presentiamo qui all’attenzione ed alla meditazione del lettore il primo oracolo nella traduzione del filologo Angelo Tonelli :
“C’è un intuibile che devi cogliere con il fiore dell’intuire, perché se inclini verso di esso il tuo intuire, e lo concepisci come se intuissi qualcosa di determinato, non lo coglierai. E’ il potere di una forza irradiante, che abbaglia per fendenti intuitivi. Non si deve coglierlo con veemenza, quell’intuibile, ma con la fiamma sottile di un sottile intuire che tutto sottopone a misura, fuorché quell’intuibile, e non devi intuirlo con intensità, ma, recando il puro sguardo della tua anima distolto, tendere verso l’intuibile, per intenderlo, un vuoto intuire, ché al di fuori dell’intuire esso dimora”.
L’intuizione descritta in questo oracolo è un conoscere immediatamente una cosa, un conoscere che non è ottenuto mediante il linguaggio e il ragionamento, ma è ottenuto con una piena trasformazione dell’individuo : è una comprensione immediata, un’identificazione, in definitiva, un’illuminazione.

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Ingegnere Chimico
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