INIZIAZIONE. AFORISMI DI GRANDI MAESTRI

L’iniziazione conduce lentamente l’uomo in tutta la sua interezza verso le sommità vertiginose dello spirito, da dove si può dominare la vita. Per raggiungere la padronanza suprema l’uomo necessita di una rigenerazione totale di tutto il suo essere fisico, morale e intellettuale. Ma questa rigenerazione si conquista unicamente attraverso l’esercizio simultaneo della volontà, dell’intuizione e del ragionamento. Grazie alla loro completa concordanza l’uomo è in grado di sviluppare le sue facoltà a livelli incalcolabili. L’anima possiede delle sensibilità sopite che l’iniziazione risveglia. Con lo studio approfondito e l’applicazione costante, l’uomo può mettersi in rapporto cosciente con le forze occulte dell’Universo. Con uno sforzo prodigioso può raggiungere la percezione spirituale diretta, aprirsi alle strade dell’Aldilà e rendersi capace di imboccarne il cammino. Solo allora può dire di aver vinto il destino e di aver conquistato in questo mondo la sua libertà divina. Solo allora l’iniziato può diventare iniziatore a sua volta, profeta e teurgo, cioè veggente e creatore di anime. Poiché solo colui che comanda se stesso può comandare agli altri; solo colui che è libero può liberare.
(Tratto da “I Grandi Iniziati” di Eduard Schuré)

Il vero significato dell’iniziazione è che questo mondo visibile in cui viviamo è un simbolo e un’ombra, che questa vita che conosciamo tramite i sensi è una morte e un sonno o, in altre parole, che quanto vediamo è un’illusione. L’iniziazione è il dissolversi graduale e parziale di questa illusione.
(Tratto da “Pagine esoteriche” di Fernando Pessoa)

L’obiettivo delle religioni iniziatiche è ovunque il medesimo: traghettare l’uomo dal suo normale stato di coscienza (detto sonno o illusione), verso una condizione superiore o illuminazione.
(Tratto da “Il Serpente Celeste” di John Anthony West)

Nell’iniziazione è di fondamentale importanza un collegamento ad una Organizzazione Tradizionale , che non può, beninteso , dispensare in alcun modo dal lavoro interiore che ognuno deve compiere da se stesso, ma che è richiesto come condizione preliminare perché questo lavoro stesso possa effettivamente dare i suoi frutti.
(Tratto da “Considerazioni sulla via iniziatica” di René Guénon)

Pochi esseri umani hanno un’anima. Nessuno ha un’anima, alla nascita. L’anima va acquisita. Coloro che non ci riescono muoiono.
(Georges Ivanovič Gurdjieff, intervista del 1923)

Coloro che dicono che prima si muore e poi si risorge, si sbagliano. Se non si riceve prima la resurrezione, mentre si è vivi, quando si muore non si riceverà nulla.
(Vangelo di Filippo, verso 90)

Nel regno delle ombre, coloro i quali si sono avvicinati al mistero delle iniziazioni e coloro i quali lo hanno ignorato non avranno lo stesso destino.
(Giamblico)

L’Iniziazione è una nascita sacra.
(Tratto da “L’Asino d’oro” di Apuleio)

L’insegnamento iniziatico, esteriore e trasmissibile nelle forme, non è in realtà e non può essere che una preparazione dell’individuo a ricevere la vera istruzione iniziatica per effetto del suo lavoro personale. Si può così indicargli la via da seguire, il piano da tradurre in realtà, e disporlo ad acquistare l’attitudine mentale ed intellettuale necessaria alla intelligenza delle concezioni iniziatiche; si può anche assisterlo e guidarlo controllandone il lavoro in una maniera costante, ma è tutto, perché nessun altro, fosse pure un Maestro nella più completa accezione della parola, non può fare questo lavoro per lui. Quel che l’iniziato deve forzatamente acquistare da per se stesso, perché nessuno né alcuna cosa a lui esteriore può comunicarglielo, è precisamente quel che sfugge per la sua stessa natura ad ogni curiosità profana, vale a dire il possesso effettivo del segreto iniziatico propriamente detto.
(Tratto da “Il risveglio della Tradizione occidentale di René Guénon)

L’iniziazione non è comunicabile alla stessa maniera di quella di un professore che nell’insegnamento profano comunica ai suoi allievi formule attinte dai libri, formule che essi dovranno soltanto immagazzinare nella loro memoria; si tratta qui di una cosa che, nella sua essenza stessa, è propriamente incomunicabile, poiché sono stati da realizzare interiormente”.
(Carl Gustav Jung)

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Ingegnere Chimico
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