COSMOLOGIA: DISEGNO INTELLIGENTE ?

Osserviamo i fatti: la nascita della vita è un fenomeno altamente improbabile, che richiede una tale serie di casi, condizioni ed eventi fortuiti, che ci fa pensare che si debba trattare di un fenomeno estremamente raro, se non unico, nell’Universo.
Per garantire che questi casi, condizioni ed eventi si verifichino, occorre che, quella che è una remota possibilità, diventi invece una certezza e ciò può avvenire solo se esiste una infinità di “luoghi” nei quali atomi e molecole possano “sperimentare” tutte le combinazioni possibili nel formare strutture più complesse.
Ed in effetti è così. l’Universo è immenso: centinaia di miliardi di galassie, ciascuna formata da centinaia di miliardi di stelle. Si stima che l’80% di queste stelle siano corredate da pianeti e che l’80% di questi pianeti sia corredato da satelliti. Anche su questi ultimi potrebbe nascere la vita.
Dunque il numero dei “luoghi” è tale che la probabilità della nascita della vita, cioè il rapporto tra gli eventi favorevoli ed il numero totale degli eventi, diventa 1, cioè una certezza.
Restano però, per ora, insoluti i quesiti:
– La vita è nata in un solo luogo e poi si è diffusa per l’Universo, tramite meteoriti, comete o asteroidi, attecchendo laddove ha trovato condizioni favorevoli ?
– La vita è nata in pochi luoghi e poi si è diffusa come nel caso precedente ?
– La vita è nata in pochi luoghi ed è rimasta lì confinata ?
– La vita è nata solo sul pianeta Terra ?
L’ordine di grandezza dell’Universo ci potrebbe far escludere l’ultimo quesito e, le recenti scoperte ci potrebbero far propendere per i primi due.
Ma, la vita è nata perchè l’Universo è immenso o l’Universo è immenso per far nascere la vita ?
Alcune osservazioni sul “fenomeno vita” ci potrebbero far propendere per la seconda ipotesi.
Gli esseri viventi si caratterizzano essenzialmente per due proprietà:
– un istinto irrefrenabile alla riproduzione.
– un istinto irrefrenabile alla sopravvivenza.
Non conta niente il singolo individuo, conta solo il numero.
Tutte le specie animali (ed anche l’uomo, almeno fino al sopraggiungere della civiltà), fanno un numero di discendenti enormemente maggiore rispetto a quelli che sopravvivono. Conta solo la propagazione della vita, non quale individuo sopravvive.
Il destino del singolo individuo non conta niente, basti osservare che animali vengono mangiati da altri animali e, anche in ambito umano, uccisioni e crudeltà sembrano essere più la regola che l’eccezione.
Dunque potrebbe esserci un disegno intelligente, ma non certo quello di un creatore buono ed amorevole.
Le leggi spietate della natura ci fanno intravedere che questo disegno consista solo nella propagazione e nella evoluzione della vita, senza alcun interesse per il destino del singolo individuo.
Le specie viventi si sono evolute fino al nascere del fenomeno dell’autocoscienza, caratteristico degli animali superiori e manifestatosi nella sua forma più evoluta, almeno finora, nel mammifero uomo (classe mammiferi, ordine dei primati, famiglia degli ominidi, genere Homo, specie Homo sapiens sapiens ).
Questa autocoscienza, che tante sofferenze provoca, è solo un tragico caso nato in esseri viventi il cui unico scopo è di conservare e trasmettere il DNA e poi morire, o è qualcosa di più ?
Che si tratti di un tentativo di questa forza primordiale, manifestatasi 13,7 miliardi di anni fa con una immane esplosione, di accedere (o tornare ?) ad un piano superiore, quello che noi definiamo Spirito ?
Che l’Universo stia tentando di conoscere se stesso ?
Da quando è nato, questo Universo è il Caos più completo: galassie che a folle velocità si allontanano, stelle che nascono, stelle che esplodono (magari distruggendo in un istante tutte le civiltà che vi ruotano intorno), buchi neri che divorano stelle o intere galassie, quasars che emettono quantità di energia inimmaginabile, pulsar che ruotano come trottole, galassie che si scontrano, pianeti ingoiati dagli strati esterni della loro stella, asteroidi che bombardano impietosamente i pianeti etc….
Altro che ordine ed armonia, come dice qualcuno.
Qui siamo in presenza di una forza cieca, la cui legge spietata possiamo tristemente sperimentare anche sul nostro piccolo pianeta.
Ci piace molto un’antica spiegazione a tutto ciò. E’ esposta sotto forma di Mito, il Mito Gnostico.
Il Mito ha una struttura simile alla favola, ma bisogna tenere ben presente due elementi: innanzitutto esso si riferisce ad una realtà nella quale non esiste il tempo, per cui ciò che racconta sta avvenendo “qui e adesso”. In secondo luogo i personaggi del Mito rappresentano forze cosmiche e non vanno personificate.
Potete leggerne qui l’esposizione, ma fatelo solo quando avete un po’ di tempo a disposizione, in modo da coglierne tutti i suoi significati:
https://giuseppemerlino.wordpress.com/2010/12/11/gnosticismo-e-gnosi/

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Ingegnere Chimico
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