LA MENTE NELLA TRADIZIONE ESOTERICA

L’esperienza ordinaria ci porta a credere che esiste la mente e una realtà esterna alla mente.
Basta fermarsi un attimo a riflettere per rendersi conto che esiste solo la mente. Tutta la nostra esperienza è all’interno della mente : le immagini, le impressioni tattili, gli odori, i sapori, le sensazioni dolorose o piacevoli che attribuiamo al nostro corpo etc …. sono esclusivamente mentali.
Il soggetto percipiente, cioè l’ “osservatore”, e la rappresentazione percepita, sono entrambi nella mente.
Non esiste nessuna prova dell’esistenza di oggetti al di fuori della mente e, anche se, per assurdo, essi esistessero, sarebbero per noi totalmente inconoscibili.
Tutte le cose sono pensiero e non vi è nulla che sia fuori di esso.
L’idea di qualcos’altro, posto al di là del pensiero, è semplicemente un altro pensiero e niente più: il pensiero è l’unica realtà esistente; esso è ciò che conosce e l’oggetto che esso conosce.
Per esempio, quello che io chiamo “mela” è un aggregato di sensazioni visive, tattili, olfattive, etc…. e non esiste nessun esperimento all’interno della mente che ci permetta di affermare che, al di fuori della nostra esperienza mentale, esista un oggetto dotato di queste qualità.
E’ dunque un grave errore la distinzione fra un “io” e qualcosa di “esterno” all’io, trattandosi semplicemente di due poli all’interno di un’unica rappresentazione mentale.
L’unica realtà è dunque la mente e qualsiasi cosa concepibile è il prodotto della mente. La materia di per sé non esiste separatamente dal pensiero.
Se non ci fosse il pensiero non ci potrebbe essere ciò che chiamiamo un oggetto materiale.
Analogamente né il tempo né lo spazio esistono separatamente dal rapporto con la coscienza ordinaria ed hanno entrambi solo un’esistenza relativa, non assoluta.
Per quanto detto finora, nella nostra situazione attuale, la mente non è “vuota”, ma è riempita da una rappresentazione mentale, una specie di sogno, la cui causa è il Karma.
Il Karma causa l’apparenza di un flusso continuo di nascite e morti, e crea un continuo scorrere attraverso quelle che noi percepiamo come vite successive.
Il karma crea l’illusione della nostra identità, del nostro io e della sua contrapposizione a qualcosa di diverso e di “esterno” all’io.
Esso crea all’interno della mente un turbinio fantasmagorico di sensazioni, immagini, passioni, sentimenti che ci rendono schiavi di questa illusione.
Attraverso la meditazione e le tecniche dello Yoga, con un percorso che richiede un supremo sforzo, dopo aver acquisito la consapevolezza che tutto è pensiero, è possibile “risalire” alla mente pura, priva di contenuto, unica mente universale, raggiungendo così uno stato di suprema consapevolezza e beatitudine, liberandosi da tutte le influenze karmiche.
Questo è lo stato di Buddha, cioè di illuminato.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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