CROCE DEL SUD (COSTELLAZIONE)

La Croce del Sud è la più piccola delle 88 costellazioni ufficiali, eppure è una delle più famose.
Attualmente è visibile nei cieli dell’emisfero meridionale del nostro pianeta, ma, a causa della precessione degli equinozi non è stato sempre così : in epoche remote, era visibile, molto bassa sull’orizzonte, anche dalla Grecia e dall’Italia, per poi scomparire completamente alla vista da queste regioni dal secondo secolo dopo Cristo in poi.
Nell’anno 1300 d.C. era ancora visibile per intero, sempre molto bassa sull’orizzonte, da Alessandria d’Egitto.
Per questo motivo troviamo le stelle di questa costellazione elencate nell’Almagesto di Tolomeo, come parte della costellazione del Centauro, con cui la Croce del Sud confina.
La costellazione fu riscoperta in Occidente nel 1516 dal navigatore italiano Andrea Corsali che la definì “così leggiadra e bella che nessun altro segno celeste vi può essere paragonato”.
Successivamente fu descritta nel 1520 come “quattro stelle in croce” da Antonio Pigafetta, compagno di Ferdinando Magellano nella prima circumnavigazione del globo.
Solo dalla fine del XVI secolo la Croce del Sud fu considerata una costellazione a se stante ed apparve nei primi mappamondi celesti di Petrus Plancius (1598) e di Jodocus Hondius (1600), entrambi astronomi e cartografi olandesi.
Alla costellazione della Croce del Sud è legato un piccolo mistero: nel primo canto del Purgatorio, dal verso 21 al 27, Dante Alighieri sembra conoscere la costellazione tre secoli prima che i navigatori occidentali la osservassero:

I’ mi volsi a man destra, e puosi mente
a l’altro polo, e vidi quattro stelle
non viste mai fuor ch’a la prima gente.
Goder pareva ‘l ciel di lor fiammelle:
oh settentrional vedovo sito,
poi che privato se’ di mirar quelle!

Come è noto, Dante pone la montagna del Purgatorio agli antipodi di Gerusalemme, quindi nell’emisfero meridionale.
Come faceva Dante ad essere a conoscenza di una costellazione invisibile dall’Europa, e quindi anche dall’Italia ?
Su questo argomento sono stati scritti fiumi di inchiostro e c’è anche chi sostiene che Dante non abbia descritto le stelle della Croce del Sud, ma si riferisse alle quattro virtù cardinali.
Potrebbe anche darsi che Dante abbia avuto accesso a descrizioni della costellazione di provenienza alessandrina che noi non conosciamo.
Astronomicamente la Croce del Sud è costituita da cinque stelle principali e molte altre visibili solo al telescopio. Spesso ad occhio nudo se ne vedono solo quattro nella caratteristica disposizione a croce.
Le stelle principali sono :
Alfa Crucis (Acrux), che dista 322 anni luce da noi, è la stella più brillante della costellazione ed è inoltre la tredicesima stella più brillante in assoluto di tutto il cielo. Appare di colore azzurro ed in reltà è un sistema triplo di tre stelle legate fra di loro gravitazionalmente. E’ il vertice meridionale della costellazione.
Beta Crucis, chiamata anche Mimosa, è una stella variabile situata a 352 anni luce da noi.
Gamma Crucis (Gacrux), che costituisce il vertice settentrionale della Croce del Sud, è una gigante rossa che dista da noi 88,6 anni luce.
Delta Crucis, meno brillante delle prime tre, è una stella azzurra che dista da noi 364 anni luce.
Infine, Epsilon Crucis, ancora meno brillante, dista da noi 228 anni luce.
Tra le altre stelle segnaliamo solo HD 108147, una nana gialla, interessante perché è stato accertato che è dotata di almeno un pianeta che le ruota attorno. Dista da noi 127 anni luce.
Infine una curiosità : Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea ed Isole Samoa, tutti stati dell’emisfero meridionale, hanno la Croce del Sud rappresentata sulle loro bandiere.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
Questa voce è stata pubblicata in ASTRONOMIA e contrassegnata con , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.