LA FACCIA NASCOSTA DELLA LUNA

Si dice comunemente che la Luna presenta alla nostra vista sempre la stessa faccia.
Non è proprio così: il lato effettivamente nascosto alla nostra vista è il 41% della superficie lunare, ma si tratta sempre di ben quindici milioni e mezzo di chilometri quadrati.
Dalla Terra vediamo sempre la stessa faccia della Luna, in quanto il nostro satellite compie una rotazione sul proprio asse nello stesso tempo in cui compie una rivoluzione intorno alla Terra: 27 giorni, 7 ore e 43 minuti (tempo siderale).
Il motivo è che, nel corso di miliardi di anni, le forze di marea tra la Terra e la Luna hanno rallentato la rotazione della Luna in modo tale che è sempre lo stesso lato ad essere rivolto verso la Terra.
La faccia nascosta della luna ha sempre avuto un fascino misterioso nella storia umana, ma l’avanzare della Scienza ha lentamente sostituito la cruda verità alla fantasia.
Sono lontani i tempi in cui i coraggiosi esploratori del romanzo di Jules Verne “Intorno alla Luna” (1870, seguito di “Dalla Terra alla Luna”) videro sul lato nascosto della Luna laghi, fiumi e foreste, dopo aver circumnavigato il nostro satellite “sparati” da Terra con un enorme cannone.
Per migliaia di anni l’umanità non aveva mai potuto osservare il lato nascosto della Luna, finchè, il 7 ottobre 1959, la sonda sovietica Luna 3 (lanciata il 4 ottobre), circumnavigò per la prima volta nella storia il nostro satellite e scattò 29 fotografie, ma riuscì a mandarne a Terra solo 17.
In base a queste foto si realizzò la prima mappa (parziale) della superficie lunare invisibile da Terra.
Successivamente, il 20 luglio 1965, la sonda sovietica Zond 3, trasmise a Terra 25 immagini della faccia nascosta della Luna di qualità decisamente migliore di quelle trasmesse da Luna 3 nel 1959.
In base ai dati delle due sonde, nel 1967, l’Unione Sovietica realizzò la prima mappa completa del lato nascosto della Luna e furono realizzati anche i primi mappamondi lunari.
Negli anni 1966 e 1967 si svolse poi il programma americano di esplorazione della Luna denominato “Lunar Orbiter” che comportò il lancio di 5 sonde che mapparono completamente il 99% di tutta la superficie lunare, faccia nascosta inclusa.
Bisognerà poi attendere il 24 dicembre 1968 perchè un essere umano osservasse di persona la faccia nascosta della Luna, quando la missione Apollo 8, con gli astronauti Frank Borman, William Alison Anders e Michael Collins, circumnavigò il nostro satellite, senza effettuare sbarchi.
L’Apollo 8 girò intorno alla Luna per ben 10 volte e le immagini furono trasmesse in diretta televisiva (le ricordo ancora ….)
L’altezza minima alla quale gli astronauti sorvolarono la Luna fu di 111 km. Durante ogni orbita intorno alla Luna, la capsula rimase per circa 30 minuti dalla parte del nostro satellite che dalla Terra non risulta visibile.
Dal 1968 in poi, si moltiplicarono le “visite” alla porzione di Luna invisibile da Terra: innanzitutto tutte le missioni Apollo dalla 10 alla 17, tutte con equipaggio umano, compresa la missione Apollo 13 che, pur dovendo rinunciare al terzo sbarco lunare per un guasto, fu egualmente costretta a circumnavigare la Luna.
Poi, da allora, fino ai giorni nostri, la faccia nascosta del nostro satellite è stata visitata da innumerevoli sonde automatiche.
Tra queste segnaliamo la sonda USA “Clementine” che, nel 1994, rimase in orbita lunare per ben due mesi realizzando la prima mappatura completa del nostro satellite.
I risultati di tutte queste missioni ci mostrano che la faccia nascosta della Luna ha caratteristiche diverse da quella visibile, infatti è molto più accidentata, ricca di crateri e con pochissimi “mari” (così vengono chiamate le pianure lunari), a differenza della parte visibile da Terra.
La percentuale di superficie lunare costituita da “mari” è del 2,5% sul lato nascosto e del 31,2% sul lato visibile.
La spiegazione di ciò potrebbe stare nel fatto che la parte visibile è più protetta dagli impatti di meteoriti e comete proprio dalla Terra che, nel corso di miliardi di anni, ne ha “fermati” un bel po’ ….
Fino al momento in cui scriviamo (2015) nessuna sonda è allunata sul lato nascosto del nostro satellite. Gli sbarchi delle sonde automatiche o degli uomini sono sempre avvenuti sulla faccia perennemente visibile dalla Terra.
Il problema principale sta nel fatto che dalla faccia invisibile da Terra sono impossibili le comunicazioni con il nostro pianeta, ma la questione potrebbe essere risolta mettendo in orbita lunare anche un satellite che avrebbe il compito di raccogliere periodicamente i dati inviati dalla sonda e reinviarli alla Terra.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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