UFO ED ALIENI

In questa nota designeremo:

UFO = oggetto volante non identificato.
Animale = organismo vivente dotato di sensi e di movimento autonomo.
Alieno = animale evoluto al nostro livello o superiore, vivente su di un pianeta diverso dal nostro.

Per un approccio razionale all’argomento “ufo ed alieni”, dobbiamo necessariamente anteporre due parole sul “fenomeno vita”.
Se la vita nasce spontaneamente, bisogna ammettere che si tratta di un evento altamente improbabile: almeno sul nostro pianeta, essa è basata sulla molecola di DNA, estremamente complessa, praticamente un sofisticato software, il cui programma viene puntualmente realizzato nel corso della vita di qualsiasi essere vivente, sia esso pianta o animale. Usando il linguaggio informatico, una singola molecola di DNA contiene circa cento milioni di bit d’informazione !
Le attuali teorie sull’origine della vita propendono per la tesi di una sua nascita casuale e, se le cose stanno così, dobbiamo ammettere che debba trattarsi di un fenomeno piuttosto raro nell’Universo, garantito, ripetiamo, soltanto dal numero, per noi inimmaginabile, di pianeti e satelliti presenti in centinaia di miliardi di galassie, a loro volta formate da centinaia di miliardi di stelle.
Finora abbiamo usato il termine generico “vita”, ma questo termine può indicare qualsiasi tipo di essere vivente: virus, batterio, organismo unicellulare, pianta o animale più o meno intelligente del mammifero uomo.
Agli effetti del nostro discorso, l’interesse va focalizzato esclusivamente su animali che abbiano raggiunto il nostro grado di civiltà o lo abbiano più o meno ampiamente superato.
Il senso di questa premessa è semplicemente questo: è quasi certo che la vita esiste anche altrove nell’Universo, ma una eventuale civiltà al nostro livello di evoluzione o superiore quasi certamente si dovrebbe trovare molto lontano dal nostro pianeta.
Che significa molto lontano ?
E’ certo che una tale civiltà non è presente nel Sistema Solare e neanche su qualche pianeta in orbita attorno ad una delle stelle a noi più vicine: ce ne saremmo inevitabilmente accorti.
Potrebbe anche darsi che la civiltà evoluta più vicina a noi non si trovi neanche su di un pianeta orbitante attorno ad una dei 300 miliardi di stelle della nostra galassia, ma si trovi in un’altra galassia e la distanza tra due galassie è talmente grande che per noi è semplicemente inconcepibile.
In definitiva, per motivi probabilistici, una eventuale civiltà al nostro livello o superiore, si dovrebbe trovare ad una distanza per noi semplicemente inimmaginabile.
La possibilità di un eventuale contatto con una tale civiltà presenta due ordini di problemi, uno spaziale ed uno temporale:
Il problema spaziale è dovuto essenzialmente al fatto che, almeno per quanto ne sappiamo, la velocità più alta raggiungibile nel nostro Universo è la velocità della luce (300.000 km/secondo) che è un limite assolutamente invalicabile. Questo limite vale ovviamente non solo per una fantascientifica astronave capace di viaggiare a velocità prossime a quella della luce, ma anche per qualsiasi tipo di segnale che potremmo usare per scambiare informazioni.
La stella a noi più vicina, attorno alla quale siamo quasi certi che non c’è vita intelligente, dista da noi 4,2 anni luce. Eventuali alieni in possesso di tecnologie identiche alle nostre impiegherebbero 75.000 anni per giungere fino a noi, figuriamoci se la civiltà più prossima a noi si trovasse invece nella nostra vicina galassia di Andromeda che dista da noi circa due milioni e mezzo di anni luce.
Il problema temporale è dovuto invece al fatto che questa ipotetica civiltà aliena “vicina” dovrebbe essere a noi contemporanea: il nostro pianeta si è formato solo 4,54 miliardi di anni fa, mentre l’Universo è nato col Big-Bang 13,82 miliardi di anni fa, per cui l’eventuale civiltà aliena “vicina” potrebbe già essere scomparsa, inghiottita dalla morte della sua stella.
Queste considerazioni iniziali sono indispensabili per un corretto approccio all’argomento “UFO”.
Col termine UFO si intende un oggetto volante non identificato osservato da uno o più testimoni.
Il primo avvistamento di un UFO in epoca moderna risale al 1947 negli USA. Da allora questi avvistamenti si sono ripetuti in numero veramente considerevole su tutto il pianeta fino a tutt’oggi.
Scartando numerosi avvistamenti che potrebbero avere una spiegazione metereologica o che potrebbero riferirsi a palloni sonda, satelliti o veicoli militari la cui sperimentazione è mantenuta segreta, resta un buon numero di episodi (intorno al 22%) che non hanno avuto finora una spiegazione, talvolta anche riferiti da persone attendibili, come membri delle forze dell’ordine o militari. In alcuni casi questi oggetti sono stati anche rilevati dai radar in varie parti del mondo.
Ma il fenomeno UFO ha un’origine molto più antica: avvistamenti sono segnalati in epoca romana e per tutto il Medioevo. Ma segnalazioni e raffigurazioni pittoriche di misteriosi oggetti volanti le troviamo poi anche in quasi tutte le civiltà del passato, dall’India alla Cina, dall’America precolombiana al Giappone.
Fin dal primo avvistamento moderno si diffuse l’ipotesi che gli UFO potessero essere navi spaziali aliene provenienti da altri pianeti o navette di esplorazione provenienti da una nave spaziale madre aliena situata molto più lontano.
Per quanto esposto all’inizio di questa nota, ciò dovrebbe essere impossibile, ma gli ufologi ed anche qualche scienziato, hanno avanzato l’ipotesi che questi alieni potessero avere la capacità tecnologica di raggiungere velocità superiori a quelle della luce, potendosi spostare da punto a punto dell’Universo attraverso le “pieghe” dello Spazio-Tempo, ipotizzate anche dalla moderna teoria del ponte di Einstein-Rosen, un ipotetico “tunnel” nello Spazio-Tempo, detto wormhole, che permetterebbe di utilizzare una “scorciatoia” tra un punto e l’altro dell’Universo, viaggiando quindi a velocità di molto superiori a quella della luce (ovviamente solo agli effetti di un osservatore esterno).
Resta comunque da chiedersi perchè questi alieni che ci osservano da migliaia di anni non si siano mai manifestati e non abbiano mai cercato un contatto con noi.
Anche in questo caso si fanno delle ipotesi: questi esseri potrebbero ritenere che non siamo ancora pronti ed aspettano che la nostra civiltà evolva ulteriormente.
Ma ci sono ipotesi anche più inquietanti: data la complessità della molecola del DNA, alcuni ritengono che possa essere stata creata artificialmente e questi alieni potrebbero essere semplicemente i nostri creatori che attendono di raccogliere i frutti della loro creazione quando questi saranno maturati, ovviamente non sappiamo a quale scopo, probabilmente per noi incomprensibile.
Su questo discorso si inserisce la teoria di Zecharia Sitchin, uno dei pochi studiosi al mondo in grado di decifrare le tavolette sumeriche.
Egli asseriva che gli dei sumeri Anunnaki fossero esseri extraterrestri che avevano creato l’uomo attraverso manipolazioni genetiche su forme viventi preesistenti e che avessero anche dato l’avvio alle grandi civiltà.
Questi concetti sono presenti anche nelle opere di quegli studiosi della Bibbia che vedono negli Elohim che crearono l’uomo, degli esseri extraterrestri non dissimili da noi (Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza).
Sono molti i testi sacri, Bibbia compresa, che parlano di esseri alieni (nel senso di “non umani”) che, in un lontano passato, hanno avuto contatto con gli uomini ed hanno dato l’avvio alle grandi civiltà che, in effetti, sono sorte quasi improvvisamente e contemporaneamente circa 5.000 anni fa, dopo centinaia di migliaia di anni di preistoria.
In molti testi, sempre Bibbia compresa, si parla anche di accoppiamenti tra questi esseri e le femmine della razza umana.
Ma quali sarebbero le conseguenze di un nostro eventuale contatto con una razza aliena ?
In una celebre intervista, il famoso astrofisico Stephen Hawking disse:
“In un Universo con centinaia di miliardi di galassie, ciascuna contenente centinaia di miliardi di stelle, è improbabile che la Terra sia l’unico luogo dove si sia evoluta la vita. Gli alieni ? Meglio non incontrarli ! Il contatto con la vita aliena potrebbe essere disastroso per la razza umana. Il motivo? Gli alieni potrebbero tentare di sfruttare la nostra Terra per le sue risorse, per poi proseguire. Quando Colombo sbarcò in America, le cose non sono più andate così bene per gli indigeni”.
In effetti gli indigeni americani accolsero con grande entusiasmo i conquistadores spagnoli, ma questi non ci pensarono due volte a sterminarli quasi tutti, a rendere schiavi i superstiti, ad imporre la loro religione, tutto questo al solo scopo di sfruttarne le risorse, soprattutto oro e argento.
Anche Zecharia Sitchin, nella sua teoria, che, anche se potrebbe avere un fondo di verità, in alcuni punti riteniamo un po’ troppo fantasiosa, afferma che gli Anunnachi avevano creato l’uomo per usarlo come schiavo nelle miniere d’oro in Africa.
Anche il premio Nobel per la Fisica 2011 Brian Schmidt disse:
“Un incontro con gli alieni potrebbe non essere molto piacevole e potrebbe essere rischioso diffondere le coordinate del nostro pianeta nello spazio, per cercare un eventuale incontro con gli extraterrestri. Non sarebbe la cosa piu’ intelligente far sapere dove siamo, perchè quello con gli alieni potrebbe essere un incontro non proprio felice”.
Tornando alle dichiarazioni di Hawking, soffermiamoci sulla frase “Gli alieni potrebbero tentare di sfruttare la nostra Terra per le sue risorse, per poi proseguire”.
Dato che Hawking è uno scienziato e deve restare “con i piedi per terra”, non può ammettere che la velocità della luce possa essere superata, per cui in questa sua frase è implicito il concetto di “Civiltà aliena nomade”.
Potrebbero esistere una o più civiltà aliene “nomadi”, cioè che si spostano continuamente nell’Universo su enormi astronavi della grandezza di un piccolo pianeta, come Marte o la Terra, per esempio, o della grandezza di un satellite come la Luna e questa potrebbe anche essere una interpretazione del pianeta Nibiru dal quale, secondo i Sumeri, provenivano gli Anunnaki.
Su queste astronavi gli alieni compirebbero tutto il loro ciclo vitale, nascita, vita, morte e viaggerebbero per il cosmo, mentre si susseguono le generazioni.
Queste civiltà, nel loro eterno peregrinare, si fermerebbero di tanto in tanto su qualche pianeta che potrebbero sfruttare per rifornirsi di ciò che gli occorre.

Concludiamo questa breve nota con la nostra opinione personale.
Siamo convinti che la vita esiste in altri punti dell’Universo, ma che questi punti potrebbero essere veramente lontanissimi tra loro, per cui non sarebbe remota la possibilità che le varie Civiltà non potranno mai avere contatti l’una con l’altra: “Rari nantes in gurgite vasto” come diceva Virgilio …
Siamo un po’ scettici sul fenomeno degli UFO, ma siamo prontissimi ad essere smentiti ed aperti ad ogni possibilità.
Ammettiamo che il passato dell’Umanità presenta qualche punto oscuro ancora tutto da chiarire e siamo possibilisti su di un contatto con alieni che potrebbe essere effettivamente avvenuto agli albori della civiltà umana.
Infine concordiamo sulla tesi che un contatto con una razza aliena potrebbe essere pericoloso per noi.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
Questa voce è stata pubblicata in MISTERI e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.