Sri Aurobindo (1872-1950) fu un filosofo e mistico indiano che, negli ultimi anni della sua vita, si ritirò in profonda meditazione.
In questo periodo scrisse numerose lettere a vari personaggi, in risposta a vari quesiti che gli venivano posti.
Queste epistole vennero poi raccolte in un’opera intitolata “Lettere sullo Yoga”.
In una di queste lettere, Aurobindo spiega in cosa consiste lo stato di Illuminazione per il quale usa il termine buddista Nirvana.
Abbiamo tentato di riassumerla in termini comprensibili per l’uomo occidentale :
Nel Buddhismo “Nirvana” significa la distruzione, non dell’anima, perché non esiste, ma di quel composto mentale che scambiamo per noi stessi e che crea l’illusione dell’io individuale.
Nel Vedanta induista invece non significa la distruzione, ma la scomparsa di un sé individuale falso e irreale e la realizzazione dell’unico Sé esistente, coincidente col Brahman universale.
In questo stato l’esperienza dell’individualità scompare e finisce : una falsa luce si estingue nella vera Luce.
Questa esperienza spirituale è a volte la perdita di ogni senso d’individualità, sostituita da una coscienza cosmica illimitata : quello che era l’individuo resta solo come un centro o un canale per il flusso di una coscienza cosmica e di una forza e un’azione cosmiche.
Altre volte può essere l’esperienza della perdita dell’individualità sostituita da un essere e una coscienza trascendenti in cui scompare tanto il senso del cosmo quanto dell’individuo.
Altre volte ancora può essere una trascendenza che è cosciente dell’azione cosmica e la sostiene.
Ma che cosa intendiamo per individuo ?
Quello che in genere chiamiamo con questo nome è un ego naturale, un espediente con cui la Natura agisce contemporaneamente nella mente e nel corpo.
Quest’ego deve estinguersi, altrimenti non è possibile alcuna liberazione completa; ma il sé individuale o anima non è questo ego.
L’anima individuale è l’essere individuale che a volte viene descritto come una particella eterna del Divino, ma può anche essere descritto come il Divino stesso che sostiene la propria manifestazione quale Molteplice.
Questo è il vero individuo spirituale che appare nella sua verità completa quando ci sbarazziamo dell’ ego e del nostro falso senso separatore dell’individualità e realizziamo la nostra unità con il Divino cosmico e trascendente e con tutti gli esseri.