ORO ALLA PATRIA, 18 DICEMBRE 1935

18 dicembre 1935. Il governo italiano chiede agli italiani di regalare oggetti d’oro per sostenere le spese della guerra in Etiopia.
E’ la “Giornata della fede” perché per la maggioranza degli italiani l’unico oro posseduto è quello delle fedi nuziali.
Il senso patriottico è altissimo : si raccolgono 37 tonnellate di oro e 115 tonnellate di argento.
Molti personaggi autorevoli del tempo, anche fra chi non appoggiava il regime, descrivono la cerimonia come la massima espressione patriottica italiana di massa di tutti i tempi.
A coloro che donarono la propria fede d’oro venne data in cambio una fede di ferro che portava stampigliata la dicitura “oro alla patria”.
L’Italia era allora sottoposta a dure sanzioni economiche da parte della Società delle Nazioni per l’invasione dell’Etiopia e aveva bisogno di denaro per proseguire la guerra.
A quell’epoca tutta l’Africa era colonizzata da stati europei (Gran Bretagna, Francia, Spagna e Portogallo). Solo l’Etiopia era ancora indipendente.
In seguito all’assalto etiopico al contingente italiano nella città di Ual Ual, al confine con la Somalia Italiana, e all’aggressione del consolato italiano a Gondar in Etiopia da parte di gruppi armati, il 3 ottobre 1935 l’Italia iniziò l’invasione dell’Etiopia.
Ual Ual era un importante complesso di 359 pozzi situato in una zona dove i confini non erano ben definiti, tra la Somalia italiana e l’Etiopia.
L’Etiopia fu definitivamente conquistata il 5 maggio 1936 e si aggiunse all’impero coloniale italiano che già comprendeva la Somalia, l’Eritrea, la Libia e le isole del Dodecanneso nel mar Egeo, in tutto quasi quattro milioni di chilometri quadrati.

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Ingegnere Chimico
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