VALIDITA’ DI UNA TEORIA E RASOIO DI OCCAM

Premettiamo una breve favola :
“Un tacchino venne portato in un nuovo allevamento e, fin dal primo giorno di permanenza nella nuova sede, il tacchino aveva osservato che alle nove del mattino gli veniva portato il cibo. Dopo quasi un anno elaborò una legge, così formulata : “Tutti i giorni, alle ore nove, mi danno il cibo”. Purtroppo però per il tacchino, questa concezione si rivelò incontestabilmente falsa alla vigilia di Natale, quando, invece di venir nutrito, fu sgozzato per il cenone”. (Brano riassunto da “Bertrand Russell – The Problems of Philosophy”).
In una lettera inviata al fisico Max Born alla fine del 1926, Albert Einstein riassunse il concetto espresso nella favola con questa famosa frase: “Nessuna quantità di esperimenti potrà dimostrare che ho ragione; un unico esperimento potrà sempre dimostrare che ho sbagliato”.
Per questo motivo, dobbiamo sempre parlare di “teorie” e mai di “verità assolute”. Quando un esperimento o una osservazione negano la validità di una teoria, questa va corretta in modo da giustificare questo inaspettato evento, ma resterà sempre e solo una teoria.
Un metodo per elaborare una Teoria il più possibile valida è il cosiddetto Rasoio di Occam.
Attribuito al filosofo inglese Guglielmo di Occam (1288-1347), in realtà è stato enunciato in diverse forme anche in epoche precedenti da altri pensatori ed è tuttora il principio metodologico alla base del pensiero scientifico e filosofico.
L’enunciato più comune di questo principio è il seguente :
“Tra più soluzioni possibili di un problema, bisogna scegliere quella più semplice”.
Facciamo un esempio :
Ipotesi 1 :
L’Universo è eterno, oppure generato da sé, oppure generato da cause sconosciute.
Ipotesi 2 :
L’Universo è stato generato da una divinità eterna, oppure generata da sé, oppure generata da cause sconosciute.
Applicando il rasoio di Occam, dobbiamo evidentemente preferire l’ipotesi 1.
In effetti, in campo scientifico, è stato verificato che le teoria verificata poi certa su un dato fenomeno, è stata sempre quella più semplice, che richiedeva un numero minore di ipotesi.
A proposito del rasoio di Occam, si cita spesso un famoso aneddoto che coinvolge lo scienziato francese Pierre-Simon Laplace e l’imperatore Napoleone Bonaparte : Quando Laplace presentò la prima edizione della sua opera “Exposition du système du monde” (1796) a Napoleone, questi osservò: “Cittadino, ho letto il vostro libro e non capisco come non abbiate dato spazio all’azione del Creatore”. A queste parole Laplace replicò seccamente : “Cittadino Primo Console, non ho avuto bisogno di questa ipotesi.”
Un altro esempio divertente è il seguente :
La tua ragazza è incinta, ma non sei stato tu :
Ipotesi 1 :
E’ stato un altro.
Ipotesi 2 :
Per la seconda volta nella storia è stato lo Spirito Santo.
Applicando il rasoio di Occam, quale ipotesi dovremmo ritenere valida ?

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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