
L’Italia è tra i paesi europei con la più alta dipendenza energetica dall’estero : importiamo il 78% delle nostre fonti energetiche (dato 2022).
Essendo uno dei pochi paesi senza centrali nucleari, la nostra scarsa produzione nazionale di energia (22%) è basata soprattutto sulle fonti energetiche rinnovabili quali biomasse, idroelettrico, solare, eolico etc…, ma anche dal gas estratto in Italia che copre il 3% del fabbisogno totale di gas del nostro paese.
Per quanto riguarda i combustibili fossili (Gas, petrolio e carbone), nel 2021 la Russia era il primo Paese da cui l’Italia ha importato queste fonti energetiche, seguita da Algeria, Azerbaijan e Libia.
La Russia è stata il primo nostro fornitore di gas e carbone e il terzo per il petrolio. Dall’Algeria abbiamo importato soprattutto gas e da Azerbaijan e Libia soprattutto petrolio.
Importiamo quantità minori di petrolio anche da Iraq, Arabia Saudita e Nigeria.
Questo quadro già di per se allarmante è aggravato dagli eventi bellici nel 2022 e dalla cronica instabilità politica dei principali nostri fornitori di fonti energetiche.
C’è poi da considerare che non importiamo solo fonti energetiche, ma anche direttamente energia elettrica dalle 18 centrali nucleari francesi che ci forniscono il 5% dell’energia elettrica consumata nel nostro paese.
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