LA GRANDE SPERANZA CHE CI HA LASCIATO IL BUDDHA

Prima che uno spermatozoo di mio padre incontrasse la cellula uovo di mia madre, io non esistevo. Dopo la morte io non esisterò più. La vita è un breve sogno tra un nulla e un altro nulla.
Chi ripone speranza nell’io individuale è sulla strada sbagliata, ma il Buddha ci ha lasciato una grande speranza sintetizzata in queste mirabili parole (per chi le sa leggere) tratte dal Canone Pali, Itivuttaka, 43 :
“Esiste, o monaci, un non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato. Se non ci fosse questo non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato, non si potrebbe scorgere via di scampo dal nato, evoluto, fatto, condizionato. Ma poiché, invece, c’è un non nato, non evoluto, non fatto, non condizionato, si scorge una via di scampo dal nato, evoluto, fatto, condizionato”.
E qual’è questa via di scampo ?
Su questo link trovate il mio umile tentativo di descriverla :

https://giuseppemerlino.wordpress.com/2011/01/07/buddhismo-esoterico/

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Ingegnere Chimico
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