CI CHIAMANO “CONSUMATORI”, MA NESSUNO SI OFFENDE

Siamo abituati ad essere chiamati “consumatori”, come se fossimo polli in batteria. Nessuno si offende …. Il Consumismo è tra le caratteristiche più evidenti del Kali Yuga che stiamo vivendo. L’uomo del Kali Yuga, ormai completamente inebetito, ha perso definitivamente ogni possibilità di evoluzione spirituale. La società umana è sempre più alienata, immersa nel fenomeno del consumismo, definito come l’identificazione della felicità personale con l’acquisto, il possesso e il consumo continuo di beni materiali, suscitato ed esasperato dall’azione delle moderne tecniche pubblicitarie, le quali fanno apparire come reali bisogni fittizi, allo scopo di allargare continuamente la produzione. Milioni di individui lavorano per produrre beni in gran parte inutili e milioni di individui lavorano per acquistarli. La pubblicità diventa ossessiva : si deve convincere la gente a comprare, a consumare. Molti oggetti vengono acquistati o desiderati, non per la loro intrinseca utilità, ma per lo “status sociale” che dal loro possesso può derivare. L’oggetto appena acquistato deve essere prontamente sostituito col nuovo modello appena uscito. Questo poi causa un’ulteriore forma di alienazione: chi non può permettersi di acquistare l’oggetto che “tutti” hanno è profondamente infelice e diventa disposto a qualsiasi cosa pur di trovare il denaro necessario per acquistarlo.
Il grande esoterista Renè Guenon faceva notare nella sua opera “Simboli della Scenza Sacra” che la nostra civiltà “è la prima nella storia umana a essersi sviluppata mostruosamente in senso puramente materiale, costituendo una vera e propria anomalia”.
L’Economia è diventata Cultura! E’ ritenuta più importante della Scienza e della Filosofia. I sistemi scolastici in tutto il mondo non servono più a dare conoscenza, ma sono indirizzati ad imparare un mestiere o una professione, per essere al più presto inseriti in questo mostruoso ingranaggio in cui si è produttori e consumatori allo stesso tempo.
Gli investimenti nella ricerca scientifica sono fatti col solo scopo di un ritorno economico vantaggioso, per cui i veri scienziati sono costretti a fingere di lavorare a “cose che servono” e non per il progresso della conoscenza umana.
Come conseguenza di questa aberrante alienazione che ha colpito il genere umano c’è che la nostra è anche la prima civiltà nella storia che ha “censurato” l’idea della morte : l’uomo vive come se fosse eterno convinto che la felicità consista nel possesso del maggior numero possibile di beni materiali.
Chiudiamo questa breve nota con un brano tratto da “Psicanalisi della società contemporanea” di Erich Fromm, autore del più famoso “Avere o Essere ?” :
“L’uomo moderno, se osasse parlare del suo concetto di Paradiso, descriverebbe una visione ove il Paradiso sarebbe simile al più grande emporio del mondo, con esposti nuovi articoli ed elettrodomestici. Quanto a lui, fornito dei quattrini necessari per l’acquisto, se ne andrebbe su e giù con la borsa aperta, in mezzo a questo paradiso di elettrodomestici e di merci, purché, beninteso, vi fossero da comprare cose sempre più nuove e in maggior quantità, e, forse, purché i suoi vicini fossero un tantino meno privilegiati di lui”.

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Ingegnere Chimico
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