FESTA ISLAMICA DEL SACRIFICIO, UNA BARBARIE CHE SI SVOLGE ANCHE IN ITALIA

Ogni anno, nel mondo islamico, si celebra la “Festa del Sacrificio” (Id Al-Adha), un vero e proprio massacro di milioni di animali uccisi in un modo estremamente crudele.
La festa, che dura tre giorni, celebra l’episodio biblico nel quale Abramo sacrifica un montone, dopo che Dio gli ha permesso di sostituirlo al figlio che, in un primo momento, gli aveva ordinato di sacrificare.
Data l’enorme espansione degli islamici anche in occidente, la festa si celebra ormai praticamente in tutto il mondo, anche in Italia.
Gli animali, soprattutto ovini e caprini, ma anche bovini, vengono uccisi in un modo orrendo : l’animale deve essere cosciente, non preventivamente stordito, e viene ucciso tagliandogli la gola con un coltello affilato.
La testa dell’animale deve essere orientata verso la Mecca e non deve essere recisa e l’animale deve essere lasciato sanguinante, ma vivo, fino a che non muore.
Nel momento dell’uccisione, il macellaio islamico deve recitare la formula “In nome di Dio, Clemente, Misericordioso”.
La morte sopraggiunge lentamente, tra urla e sofferenze inaudite, mentre il flusso di sangue fuoriesce dal collo della povera bestia.
Come è noto la legge italiana vieta l’uccisione di animali senza stordimento preventivo, ma purtroppo è in vigore una deroga per le comunità islamiche.
Ogni anno le associazioni animaliste italiane lanciano appelli al governo per fermare questo orrore, ma finora sono rimaste inascoltate, inoltre chi protesta troppo veementemente rischia anche di essere incriminato per islamofobia.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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