SHIVA E SHAKTI (TANTRISMO)

Secondo il Tantrismo l’intera manifestazione nasce dal gioco e dall’interazione di due principi, Shiva e Shakti, i due poli immersi nell’unica realtà esistente, l’Assoluto, il Brahman.
Shiva è il principio maschile, fermo ed immutabile. Shakti è il principio femminile, mutevole e in eterna attività.
Spesso questi due principi vengono rappresentati in un rapporto sessuale nel quale Shiva giace immobile, mentre Shakti compie i movimenti dell’atto sessuale.
Mentre Shiva è la pura coscienza immanifesta, Shakti è la potenza e l’energia che genera la manifestazione, tutto ciò che noi percepiamo.
Dalla potenza della Shakti si genera la Maya, cioè quel fantasmagorico gioco che crea l’illusorio mondo materiale.
Il Tantrismo considera l’energia sessuale la più potente dell’Universo e le sue tecniche per raggiungere l’Illuminazione si basano sul suo sfruttamento, ma dobbiamo chiarire che nel vero Tantra questo non è l’aspetto principale : il Tantrismo è una dottrina esoterica che si basa su principi spirituali e richiede una iniziazione. Inoltre l’adepto deve essere necessariamente guidato da un maestro.
In Occidente è diffuso l’equivoco che il Tantrismo sia una pratica per migliorare le tecniche sessuali ed aumentare il godimento, ma non è affatto così : i testi sacri di questa scuola sono principalmente focalizzati su argomenti spirituali e le tecniche sessuali suggerite hanno il solo scopo di sfruttamento dell’energia sessuale per ottenere il progresso spirituale verso l’illuminazione.
Solo dopo vari riti di iniziazione e studio dei testi sacri, la coppia viene avviata dal guru al rito sessuale.
In questo rapporto rituale, lo sperma maschile viene considerato come coscienza (Shiva) e l’ovulo femminile come energia creativa.
Per questo motivo Il rapporto sessuale diventa un’esperienza mistica in cui il soddisfacimento maschile è marginale, al punto che alla donna è concesso di avere più orgasmi, mentre l’uomo deve ritardarlo il più possibile, posticipandolo di molte ore o negarlo del tutto.
Il punto essenziale di questa pratica tantrica è dunque proprio il trattenimento del seme maschile ed esistono tutta una serie di pratiche per ottenere questo scopo.
In tal modo avviene una sorta di eiaculazione interna, nella quale il seme non viene espulso ma sublimato e trasformato in essenza spirituale.
La pratica descritta produce un accumulo di energia che non viene rilasciata attraverso l’eiaculazione. L’energia accumulata risale verso la parte alta del corpo. Si raggiunge così uno stato estatico che va ben oltre il semplice piacere fisico.
Il ruolo della donna nel Tantra è dunque quello di essere una iniziatrice, assumendo il ruolo della Shakti, ma ci sembra che la pratica Tantra sia un sentiero esoterico dedicato sopratutto al maschio, ma questa è una mia opinione personale.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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