MEMENTO MORI : MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI

Nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli è esposto un mosaico rivenuto a Pompei nel 1830 nel quale è rappresentata un ruota a sei raggi, sulla quale è posata una farfalla. Al di sopra è raffigurato un teschio umano e, sopra di questo, vi è una squadra triangolare dalla quale pende un filo a piombo. Alla sinistra della ruota c’è una lancia rivestita di un manto di preziosissima porpora ed alla destra una povera veste, una bisaccia ed un bastone.
Prima di riportare la spiegazione “ufficiale” del mosaico, vogliamo dare l’interpretazione esoterica :
La farfalla rappresenta l’anima umana schiacciata dal teschio sulla ruota delle reincarnazioni. Finchè la farfalla non si libererà dalla morte, rappresentata dal teschio, resterà irrimediabilmente legata alla ruota delle trasmigrazioni.
La squadra, divenuta poi un simbolo massonico, qui rappresenta il mondo divino (Pleroma) al quale la farfalla potrà giungere se si libera del teschio.
Il filo a piombo è il sottile legame tra il mondo divino ed il mondo materiale nel quale la farfalla è prigioniera e soggetta alla morte.
La povera veste alla destra della ruota rappresenta il profano, mentre la ricca veste alla sinistra rappresenta l’iniziato.
Nell’interpretazione gnostica il teschio rappresenta più propriamente il Demiurgo malvagio che tiene l’anima umana (la farfalla) prigioniera nel ciclo delle rinascite.
Ed ecco ora la versione ufficiale :
La ruota rappresenta la fortuna. Essa gira fino a quando l’uomo è vivo e può sospingerlo o verso la ricchezza, rappresentata dal bel mantello, o verso la povertà, rappresentata dall’abito rude, dalla bisaccia e dal bastone del povero.
In ogni caso, qualunque sia il suo destino, la morte è in agguato in ogni momento e la vita è sospesa ad un filo: quando il filo si spezzerà, l’anima (la farfalla) volerà via.

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Ingegnere Chimico
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