ALLARME ASTEROIDI

Alla data del 29 Maggio 2018 erano catalogati 779.736 asteroidi. Per 523.584 di essi erano completamente definiti anche i parametri orbitali.
Fortunatamente per noi, la maggior parte di questi oggetti è situata tra le orbite di Marte e Giove, ma ci sono piccole famiglie ed asteroidi isolati che invece sono più vicini alla Terra e potrebbero essere pericolosi.
In particolare vengono indicati con la sigla NEO (Near Earth Object) asteroidi e comete che si trovano ad una distanza dal Sole paragonabile a quella della Terra. Si usa invece la sigla NEA (Near Earth Asteroid) se, tra questi oggetti, si considerano solo gli asteroidi.
Quegli oggetti che, nel loro moto, intersecano l’orbita della Terra, e quindi potenzialmente pericolosi, vengono denominati con la sigla PHO (Potentially Hazardous Object) e, anche in questo caso, se si considerano solo gli asteroidi, escludendo le comete, si usa la sigla PHA (Potentially Hazardous Asteroid).
Secondo le stime, i sistemi di monitoraggio dovrebbero aver catalogato quasi tutti gli oggetti con diametro medio (gli asteroidi hanno forma irregolare) superiore ad un chilometro, i due terzi degli asteroidi con diametro medio compreso tra 300 metri ed un chilometro, il 50% degli asteroidi con diametro medio compreso tra 100 metri e 300 metri ed il 10% degli asteroidi con diametro medio inferiore a 100 metri.
Ogni anno sono innumerevoli gli oggetti che transitano nelle vicinanze del nostro pianeta e non sono pochi quelli sono transitati tra la Terra e la Luna.
Il fatto preoccupante è che alcuni di essi sono stati scoperti solo al momento del passaggio ravvicinato o addirittura dopo.
Emblematico è il caso dell’asteroide 2018 GE3 che il 15 Aprile 2018 è transitato a soli 192.000 chilometri dalla Terra. Si consideri che la distanza Terra – Luna è di 384.400 chilometri.
2018 GE3, con i suoi 80 metri di diametro medio, è il più grande asteroide transitato così vicino da quando, nel 2002, transitò ancora più vicino, l’asteroide 2002 MN, di poco più grande.
Ma il fatto inquietante è che 2018 GE3 è stato scoperto solo il giorno prima del suo massimo avvicinamento alla Terra !
Tra i tanti passaggi ravvicinati di asteroidi dobbiamo segnalare un fatto veramente eclatante : il 22 Marzo 1989 l’asteroide 4581 Asclepius passò a 684.000 chilometri dalla Terra, ma intersecò l’orbita terrestre nel punto dove era passata la Terra solo sei ore prima !
Asclepius aveva un diametro medio non ben rilevato compreso tra 300 e 900 metri ed un suo eventuale impatto con la Terra avrebbe generato un’esplosione pari ad un’atomica di 600 megatoni.
Il fatto preoccupante è che Asclepius (e tutto quanto era accaduto) fu scoperto solo nove giorni dopo, il 31 Marzo 1989.
Non possiamo elencare tutti i passaggi ravvicinati e ci limiteremo a segnalare il passaggio di 2004 FH, un asteroide di 30 metri di diametro medio che, il 18 Marzo 2004, è transitato a soli 42.000 chilometri dalla Terra.
Il record di transito ravvicinato spetta per ora all’asteroide 2011 MD, con diametro medio stimato tra i 9 ed i 30 metri, che il 27 Giugno 2011 è transitato a soli 12.000 chilometri dal nostro pianeta, più vicino dei satelliti artificiali geostazionari.
Per quanto riguarda il futuro, una certa preoccupazione la desta l’asteroide 99942 Apophis, piuttosto massiccio (400 metri di diametro medio) che farà due passaggi ravvicinati nel 2029 e nel 2036.
Un eventuale impatto di Apophis con la Terra sprigionerebbe un’energia di 1480 megatoni, cioè centomila volte la potenza della bomba atomica sganciata su Hiroshima.
Secondo gli ultimi calcoli, nel 2029 Apophis dovrebbe passare “tranquillamente” ad una distanza di appena 31.300 chilometri, poco meno della distanza cui orbitano molti dei nostri satelliti artificiali e sarà visibile ad occhio nudo.
Per quanto riguarda la probabilità effettiva di impatto, dobbiamo rilevare che oggetti con diametro tra i 5 ed i 10 metri colpiscono la Terra almeno una volta all’anno. La loro energia è paragonabile a quella della bomba sganciata su Hiroshima, ma esplodono nell’atmosfera prima di raggiungere il suolo.
Oggetti con diametro di circa 50 metri colpiscono la Terra circa una volta ogni mille anni.
L’ultimo evento di questo tipo fu quello avvenuto a Tunguska in Siberia: alle 7.14 del 30 giugno 1908 un meteorite di circa 30 metri di diametro cadde in quella zona. Il risultato fu l’abbattimento di circa 65 milioni di alberi su di un area di 2150 chilometri quadrati. Il rumore dell’esplosione fu udito fino a 1000 chilometri di distanza e l’enorme bagliore provocato dall’impatto si vide anche a distanze molto superiori.
Oggetti con diametro dell’ordine di un chilometro impattano la Terra mediamente ogni milione di anni.
Oggetti con diametro dell’ordine dei 5 chilometri si verificano approssimativamente ogni 10 milioni di anni.
A titolo di paragone riportiamo che l’asteroide caduto nello Yucatan in Messico circa 65 milioni di anni fa aveva un diametro di 10 – 12 chilometri. La sua caduta provocò lo sviluppo di enormi quantità di polveri che si diffusero in tutta l’atmosfera del nostro pianeta: Il Sole si “oscurò” per decine di anni.
Un evento simile, forse ancora più catastrofico, è capitato anche 250 milioni di anni fa, nel Permiano, e provocò la quasi estinzione totale della vita sul nostro pianeta. Scomparvero il 90 % degli esseri viventi. La vita si salvò per un pelo ….
La Terra è un proiettile che ruota attorno al Sole alla velocità di 30 chilometri al secondo e lo fa ruotando velocemente su se stessa e “traballando” attorno al proprio asse. Si tratta di una situazione molto precaria e, considerando che attorno al Sole, ruotano altre centinaia di migliaia di oggetti, gli impatti sono inevitabili, ma, fortunatamente, i tempi astronomici non sono minimamente paragonabili con quelli della vita umana.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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