Analizzeremo in questa breve nota quello che forse è il passo più controverso del Vangelo di Luca :
“Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo”. (Vangelo di Luca capitolo 14, versetto 26).
Il Vangelo di Luca è uno dei quattro vangeli canonici, cioè riconosciuti dalla Chiesa, ma troviamo un passo analogo nel Vangelo di Tommaso, sicuramente più antico del Vangelo di Luca, ma non riconosciuto dalla Chiesa e ritenuto “apocrifo” :
Gesù disse, “Chi non odierà suo padre e sua madre non potrà essere mio discepolo, e chi non odierà fratelli e sorelle, e porterà la croce come faccio io, non sarà degno di me.” (Vangelo di Tommaso, versetto 55).
In realtà il senso di questi versetti è comune a tutti i grandi insegnamenti esoterici : il primo passo sul sentiero verso l’Illuminazione e la conseguente liberazione dell’uomo dalle catene dell’esistenza, consiste nel rinunciare ad ogni attaccamento.
Per insegnare questo concetto, Gesù ha usato la parola un pò forte “odiare”, ma era indispensabile per scuotere la coscienza di quei pochissimi che comprendevano il suo insegnamento.
Sicuramente è un insegnamento difficile da attuare per la stragrande maggioranza dell’umanità, ma indispensabile per l’asceta che ha intrapreso il difficile cammino che lo porterà all’identificazione col divino.
D’altra parte lo stesso Gesù ha ammesso la difficoltà del sentiero da percorrere :
“Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!”. (Vangelo di Matteo, capitolo 7, versetti 13, 14).
E’ proprio in base a questi principi che, nel Cristianesimo antico, proprio come nel Buddhismo, nacque il fenomeno del Monachesimo.
La parola Monaco (in greco Monachos) proviene dalla radice Monos, cioè solo o solitario.
Il vero Monaco cristiano si ritirava in meditazione in completa solitudine, spesso nel deserto, proprio come gli asceti induisti e buddhisti si ritiravano in solitudine nelle foreste.
Il Monaco dunque, per seguire la via di Cristo, abbandonava ogni attaccamento : niente moglie, niente madre, niente padre, niente fratelli, niente sorelle.
Solo in epoche successive nacquero le comunità monastiche, nelle quali più monaci vivevano insieme, ma siamo già in presenza di una deviazione dal vero insegnamento esoterico. E ciò vale anche per le comunità di monaci buddhisti : il vero asceta si ritira in completa solitudine.
Si consideri che lo stesso Gesù, prima di conseguire l’illuminazione e di iniziare la sua predicazione, trascorse un lungo periodo nel deserto, proprio come il Buddha lo trascorse nelle foreste.
Le parole di Cristo che stiamo analizzando hanno anche un altro significato che si affianca a quello che finora abbiamo esposto.
Si tratta dell’interpretazione gnostica secondo la quale il padre e la madre da odiare sono le potenze inferiori creatrici e dominatrici di questo mondo, regno del male, che hanno “fabbricato” l’uomo a loro immagine e somiglianza.
I pochi gnostici che posseggono la scintilla divina, che proviene da un mondo di gran lunga superiore a queste potenze malvage ed arroganti, odiano dunque i loro creatori ai quali sono superiori. Stranieri in questo mondo non hanno fratelli, sorelle, mogli, figli e figlie.
Per completezza di esposizione, dobbiamo riportare il passo del più tardo vangelo di Matteo sullo stesso argomento. Questo passo ha un po’ attenuato le parole originarie di Cristo riportate in modo quasi identico nei vangeli di Tommaso e Luca, che hanno attinto direttamente dalla “fonte Q”, prima raccolta originaria dei “detti di Gesù”.
Scrive Matteo (capitolo 10, versetti 37,38) :
“Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me”.
Inutile dire che questa versione un po’ “annacquata” è la preferita della attuale Chiesa Cattolica…..
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