LE ORIGINI DI NAPOLI : STORIA E LEGGENDA

Sappiamo che i Greci si insediarono nell’area dove ora sorge la città di Napoli per tappe successive.
Intorno al 775 avanti Cristo essi fondarono il più antico insediamento greco in italia nell’isola di Pithecusa, l’odierna Ischia. “Pithecusa” vuole dire letteralmente “isola delle scimmie”, in quanto questi animali erano all’epoca abbondanti sull’isola.
Questi Greci, che provenivano dalla lontana Eubea, nella Grecia orientale, intorno al 740 avanti Cristo, colonizzarono anche la costa di fronte all’isola di Ischia, fondando la città di Cuma.
Successivamente la città di Cuma estese il suo predominio su quasi tutto il litorale campano e, poco dopo la sua fondazione, i suoi abitanti stabilirono un insediamento sull’isolotto di Megaride, dove attualmente si trovano Castel dell’Ovo ed il Borgo Marinari.
Questo insediamento fu chiamato Parthenope e più avanti chiariremo l’origine leggendaria di questo nome.
Parthenope non era una Polis, ma solo una base costituita per agevolare i traffici mercantili di Cuma, un vero e proprio centro di smistamento per tutti i traffici commerciali diretti sia verso l’alto Tirreno (Lazio e Toscana) sia verso la Sardegna, le Baleari e la Penisola Iberica.
Per questo motivo, l’abitato di Parthenope si estese col tempo occupando anche il territorio che attualmente costituisce il borgo di Santa Lucia, fino al monte Echia, attualmente Pizzofalcone o Monte di Dio.
Nel V secolo avanti Cristo, in seguito a violenti dissidi nella città di Cuma, giunse a Parthenope, con tutto il suo seguito, parte dell’aristocrazia espulsa dal tiranno di quella città Aristodemo e venne fondata una nuova città, Neapolis, nome scelto per distinguerla dalla vecchia città di Parthenope che prese il nome di Palepolis, che appunto vuol dire città vecchia.
Neapolis, che la tradizione vuole fondata nel 470 avanti Cristo, era situata in quello che attualmente è  il centro storico di Napoli, in particolare l’area detta dei Decumani, ma presto si estese anche in tutta la zona compresa tra la attuale piazza Cavour ed i quartieri di San Lorenzo e Forcella.
Non sappiamo con precisione quando le due città si fusero per formare un’unica Polis con tutte le caratteristiche delle città greche, ma, probabilmente dopo non molto tempo. Infatti già poco dopo la fondazione di Neapolis, gli storici parlano di un’unica città, tra le più importanti della Magna Grecia ed i nomi “Parthenope” e “Palepolis” scomparvero dalle cronache.
La fondazione di Parthenope è legata ad un’antica leggenda collegata a quanto narrato da Omero nell’Odissea.
Come è noto, Ulisse, quando la sua nave dovette passare vicino alle isole delle sirene (forse Li Galli, tre isolotti al largo di Positano), impose a tutto l’equipaggio di turarsi ermeticamente le orecchie con grumi di cera per non cedere al loro canto ammaliante. Ma egli lo voleva ascoltare, per cui si fece legare con le orecchie non turate all’albero della nave. Quando la nave passò nei pressi delle isole, Ulisse stava quasi per impazzire, ma, essendo legato, resistette al fascino del canto delle Sirene.
Tre sirene, Parthenope, Ligeia e Leucosia si suicidarono per il dolore di aver fallito nel loro intento.
Il corpo di Leucosia fu cullato dalle onde fino alla costa a sud di Salerno, dando il nome all’odierna Punta Licosa.
Il corpo di Ligeia pare invece che giunse fino alle coste calabre.
Infine il corpo senza vita di Parthenope andò per lungo tempo alla deriva nel mare, fino ad incagliarsi tra gli scogli dell’isolotto di Megaride e qualcuno provvide alla sepoltura, ma non si sa dove.
I Greci giunti all’isolotto di Megaride dedicarono così il nome del nuovo insediamento alla sfortunata sirena, di cui conoscevano la storia.
La tomba di Parthenope non è mai stata trovata, ma il suo mito resistette a lungo, tanto che gli abitanti di Neapolis la ricercarono per secoli.
Uno dei tanti misteri della città di Napoli …..

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Ingegnere Chimico
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