ALFA CENTAURI ED IL SUO SISTEMA

Nell’Agosto 2016 è stato comunicato il sospetto fondato della presenza di un pianeta simile alla Terra in orbita intorno alla stella nana rossa Proxima Centauri distante solo 4,2 anni luce da noi.
Prima di parlare di questo pianeta, ci sembra doveroso dare alcuni chiarimenti.
Si dice spesso che Proxima Centauri è la stella più vicina al Sole (e quindi alla Terra), ma dobbiamo rilevare che questa nana rossa fa parte di un sistema triplo, cioè formato da tre stelle legate gravitazionalmente fra di loro, denominato Alfa Centauri.
Ad occhio nudo questo sistema appare come una singola stella molto brillante, visibile solo dall’emisfero meridionale, nella costellazione del Centauro.
In realtà Alfa Centauri è invece costituita da una coppia di stelle, Alfa Centauri A ed Alfa Centauri B molto vicine fra loro. In aggiunta a queste se ne trova una terza, una nana rossa, molto più distante e meno luminosa, chiamata Proxima Centauri (Alpha Centauri C), la quale compie un’orbita molto ampia attorno alla coppia principale.

Proxima Centauri

Alfa Centauri A, di colore giallo, è circa il 10% più massiccia del nostro Sole, con un raggio del 23% più grande.
Alfa Centauri B, di colore arancio, ha una massa pari al 90% di quella del Sole e il suo raggio è del 14% più piccolo.
Alfa Centauri C (Proxima Centauri), di colore rosso, ha una massa di circa un decimo di quella del Sole.

Alfa Centauri

Essendo di massa simile, Alfa Centauri A ed Alfa Centauri B ruotano attorno ad un baricentro comune con un periodo di circa 80 anni e, pur restando sempre molto vicine, mostrano un orbita molto eccentrica, allontanandosi ed avvicinandosi tra di loro in modo vistoso.
Proxima Centauri, come già detto, orbita invece attorno alle due componenti molto lontano, ad una distanza media di circa 0,12 anni luce da esse e con un periodo di rivoluzione non ancora ben stimato tra 100mila e 500mila anni.
Proprio per questo Proxima Centauri risulta la stella a noi più vicina, mediamente a 4,2 anni luce da noi, mentre le altre due componenti si trovano mediamente a 4,3 anni luce da noi.
Il pianeta in orbita attorno a Proxima Centauri, denominato Proxima Centauri b, avrebbe una massa pari ad 1,27 volte quella terrestre e compirebbe la sua rivoluzione intorno a Proxima in 11 giorni e quattro ore ad una distanza media dalla stella nana di soli 7.5 milioni di km, ovvero il 5% della distanza fra la Terra e il Sole.
Dato che la sua stella irradia un’energia molto inferiore al Sole, questo pianeta si troverebbe nella “fascia abitabile”, per cui, sulla sua superficie, sarebbe possibile la presenza di acqua liquida e, magari, anche di qualche forma di vita.
Potremmo mai raggiungere il sistema di Alfa Centauri con una sonda ? Con la velocità attuale delle nostre navicelle spaziali, ci vorrebbero circa 75.000 anni, ma esiste un progetto (Breakthrough Starshot) per raggiungerlo, sviluppato dall’astrofisico Stephen Hawking e finanziato da Mark Zuckerberg (il fondatore di Facebook), dal miliardario russo Yuri Milner ed altri investitori.
Si tratta di una sonda sospinta da una vela in materiali ultraleggeri, che, attraverso la spinta di raggi laser, potrebbe viaggiare al 20% della velocità della luce. Questa sonda impiegherebbe “solo” 20 anni a raggiungere il sistema di Alpha Centauri.
Al progetto hanno successivamente aderito Pete Worden, ex direttore del centro di ricerca AMES della NASA, ed un’altra ventina di scienziati di tutto il mondo compreso un italiano, Giancarlo Genta del politecnico di Torino.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
Questa voce è stata pubblicata in ASTRONOMIA e contrassegnata con , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.