IL RISPETTO PER TUTTI GLI ESSERI VIVENTI

Con l’avanzare del progresso scientifico diventa sempre più difficile difendere l’idea della unicità e particolarità dell’uomo rispetto a tutte le altre forme viventi.
L’uomo attuale, classe mammiferi, ordine primati, famiglia ominidi, genere homo, specie homo sapiens, è semplicemente l’animale più intelligente finora apparso su questo pianeta del quale ha preso il predominio, non solo per la sua particolare intelligenza, ma anche per la sua ferocia.
La vita è un fenomeno unico, che si manifesta in molteplici forme differenti, una delle quali è l’essere umano: tutti gli organismi viventi sono fatti di cellule e le cellule contengono informazioni ereditarie scritte in un linguaggio genetico universale (DNA) comune a tutte le diverse forme di organismi viventi.
Nel corso dell’evoluzione, le forme di vita sul nostro pianeta si sono sempre più differenziate e sono diventate sempre più complesse, fino a giungere ad esseri dotati di un sistema nervoso che, negli animali superiori, è giunto alla formazione di un organo centrale che presiede a tutto il sistema: il cervello.
In molte specie viventi, sicuramente in tutti i mammiferi, in tutti gli uccelli, ma anche in tanti altri animali appartenenti a specie diverse, come per esempio il polpo, questo organo ha raggiunto un notevole grado di complessità, diventando la sede dell’autoconsapevolezza, definita come esplicito riconoscimento della propria esistenza.
Questi animali, proprio come l’uomo, pensano, hanno sentimenti, emozioni, paure, angosce e comunicano tra loro e con l’uomo, come ormai hanno dimostrato da tempo tutti gli studi scientifici sul mondo animale.
L’uomo dunque, proprio nella sua qualità di animale più intelligente del pianeta, avrebbe il dovere di proteggere, accudire, avere affetto per i suoi “fratelli minori” e non di farli soffrire, ucciderli o addirittura mangiarli.
Ripetiamo, la vita sul nostro pianeta è un fenomeno unitario, basato sul DNA ed il mammifero uomo è solo la “punta dell’iceberg”.
Non sappiamo, e forse non sapremo mai, perchè esista la vita, se abbia un fine o se sia solo un caso fortuito irrilevante rispetto al vero scopo dell’esistenza dell’Universo, e, proprio per questo, noi uomini dovremmo avere solidarietà per tutte le forme di vita presenti su questo pianeta, accomunate con noi dallo stesso tragico destino: qualunque animale, uomo compreso, prima di nascere non esisteva, poi vive ed infine incontra quella che, a causa dell’autocoscienza, è per lui la più grande tragedia: la morte.
Noi esseri umani dovremmo assumere l’atteggiamento scientifico di vedere in tutte le specie viventi, nella loro diversità, la manifestazione di un fenomeno unico, per noi ancora misterioso ed incomprensibile, forse estremamente raro in tutto l’Universo, al quale abbiamo dato il nome di “vita”.
Per quanto detto, non vi è differenza di principio tra le specie viventi e l’uomo non può arrogarsi il diritto di far soffrire, o peggio, di uccidere quelli che a tutti gli effetti sono i suoi simili, gli animali.
L’animale uomo non ha nessuna autorità per commettere queste nefandezze, solo perchè è l’animale più evoluto, che ha preso il dominio del pianeta.
Se ci fosse stata sulla Terra una specie più evoluta della nostra, certo non ci sarebbe piaciuto essere trattati in questo modo perchè considerati esseri inferiori incapaci di pensiero, di sentimenti, di paure ed emozioni.
La crudeltà dell’uomo verso gli animali nasce soprattutto da concezioni primitive ed antiscientifiche che vedono nel mammifero uomo qualcosa di diverso dagli altri mammiferi, qualcosa di superiore, addirittura immortale, fatto ad immagine e somiglianza di Dio !
Anche davanti all’evidenza di un cadavere di un uomo in putrefazione, c’è chi è convinto che quell’essere è ancora vivo da qualche parte, magari in Paradiso, mentre, osservando il cadavere in putrefazione di un altro mammifero, la stessa persona è convinta che quell’essere è morto e basta.
Rassegnamoci: se si assiste all’autopsia di un essere umano o di un altro mammifero si nota che non vi sono grandi differenze: si trovano un cuore, due polmoni, un fegato, un cervello, due reni, organi genitali molto simili etc,etc…
Come tutti i mammiferi, l’uomo mangia, beve, defeca, urina, emette gas maleodoranti, si congiunge sessualmente.
Dunque, anche se il più evoluto, è sempre un animale….
Facciamo dunque un esame di coscienza. Noi sottoponiamo gli animali a cose atroci, inimmaginabili. Li condanniamo a sofferenze inenarrabili nel corso della loro vita negli allevamenti, per poi ucciderli nei modi più crudeli, incuranti delle loro urla e sofferenze strazianti ed infine mangiarli. Eppure noi siamo animali come tutti gli altri, siamo solo più forti perché abbiamo un cervello più sviluppato, ma, proprio per questo, dovremmo sentire il dovere di rispettare tutte queste creature così simili a noi e che hanno bisogno della nostra fratellanza e non della nostra crudeltà.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
Questa voce è stata pubblicata in CONTROINFORMAZIONE e contrassegnata con , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.