QUATTRO FAVOLE E TRE CONSIDERAZIONI DI GIUSEPPE MERLINO

Le formiche di casa mia.
Nella cucina di casa mia ho scoperto una colonia di formiche. Per loro la cucina era tutto l’Universo. Poi una formica, grande esploratore, si avventurò oltre e scoprì il corridoio adiacente alla cucina. La religione delle formiche non poteva ammettere questa verità e l’esploratore fu condannato all’orribile morte del rogo. Pensate se qualcuno avesse detto alle formiche che la cucina ed il corridoio facevano parte di un appartamento, che l’appartamento faceva parte di un palazzo, che il palazzo faceva parte di una città, che la città faceva parte di una nazione, che la nazione faceva parte di un pianeta, che il pianeta ruotava attorno ad una stella, che la stella faceva parte di una galassia di 300 miliardi di stelle, che di galassie ce ne sono miliardi etc.
La posizione dell’uomo non è dissimile da quella delle formiche della favola. L’Universo è per noi quello che era la cucina per le formiche, ma potremo mai sapere il nostro Universo di quale struttura per noi inimmaginabile faccia parte ?

Il triste destino del pianeta terra.
Tanto, tanto tempo fa il nostro pianeta era dominato dai Dinosauri. Erano animali nobili, generosi, forti, coraggiosi.
Poi, per un tragico evento dovuto al caso, scomparvero del tutto: un Asteroide colpì accidentalmente la Terra andando a cadere tra il golfo del Messico e lo Yucatan. Si sollevò tanta polvere e non si vide più il Sole per decine di anni.
I Dinosauri erano rettili e senza la luce ed il calore della nostra stella, si estinsero.
Solo allora, degli animali mollicci, ributtanti, le cui femmine non facevano uova ma erano dotate di mammelle e partorivano i figli vivi, presero il sopravvento sul nostro pianeta e cominciarono ad evolversi: erano i mammiferi.
Il culmine dell’evoluzione di questa specie fu l’Uomo: un animale cattivo, feroce, pronto ad uccidere.
Questo animale aveva una caratteristica che nessun altro animale aveva mai avuto prima. il pollice opponibile, cioè il pollice dei suoi arti superiori poteva toccare tutte le altre dita. Per questo motivo poteva costruire strumenti ed armi con le quali ebbe facile sopravvento su tutte le altre specie del nostro pianeta e cominciò quella storia di orrori e mostruosità che ha sempre caratterizzato la razza umana.

L’uccellino.
Un uccellino in gabbia conosceva Dio: un grande essere che ogni mattina gli portava il cibo e gli dava acqua fresca. Ogni giorno l’uccellino, in un angolo della gabbia, pregava nel segreto del suo cuore questo grande Dio affinchè un giorno gli donasse la libertà e lo liberasse dalla gabbia. Non fu mai esaudito, morì in gabbia, non sapeva che il suo Dio era cattivo.

Sophia Achamot Prunikos.
Nel Regno di mio Padre eravamo 15 principi e 15 principesse. Io ero l’ultima nella gerarchia, ero la più piccola, la più bella e la più vivace. Presa dalla mia curiosità volli andare a cercare la casa del Padre, ma mi persi e mi trovai fuori del Regno. Mi trovai tra gente rozza e volgare: si accorsero subito che non ero della loro razza. Mi diedero da bere le loro bevande, mi fecero mangiare il loro cibo, mi vestirono con i loro vestiti.
Per la pesantezza dei loro cibi caddi in un profondo torpore e finii in loro potere.
Sono angosciata e disperata. Sento che sono in prigione, trattenuta da pesanti catene. Da sola non riesco a liberarmi, ma non ho ancora perso la speranza che dal Regno di mio Padre verrà un giorno un Principe a liberarmi.

L’autopsia.
Se si assiste all’autopsia di un essere umano o di un altro mammifero, per esempio un maiale, si nota che non vi sono grandi differenze: si trovano un cuore, due polmoni, due reni, un fegato, un cervello, organi genitali molto simili etc,etc… pertanto filosofie e religioni che vedono nell’uomo un essere superiore o addirittura dotato di un anima, sono particolarmente infantili. Probabilmente queste fantasie sono sempre presenti quando una specie vivente assume il predominio del pianeta dove vive, agli inizi della sua evoluzione intellettuale.
La cosa più divertente è che è stata inventata l’anima immortale per il mammifero uomo e negata invece agli altri mammiferi.
L’equivoco nasce dal fatto che, nel corso dell’evoluzione delle specie animali, con la formazione di sistemi nervosi sempre più complessi e specializzati, in tutti gli animali superiori è sorto il fenomeno dell’autocoscienza, ma questo con la morte cessa !

L’Uomo centro dell’Universo.
Siamo sette miliardi di esseri umani “aggrappati” come formichine ad un sassolino che, a folle velocità, insieme ad una miriade di altri oggetti, ruota attorno ad una piccola stella situata alla periferia di una galassia formata da trecento miliardi di stelle che è solo una delle centinaia di miliardi di galassie che ci sono nell’Universo e c’è il fondato dubbio che questo Universo non sia unico.
Sperduti in questa immensità, invece di indagare sul suo mistero, continuiamo ad ucciderci ed a compiere atrocità inenarrabili in nome di questo o quel dio.

Fine del mondo.
Fra circa 5 miliardi di anni, il Sole, esaurito il suo combustibile nucleare, collasserà in una nana bianca. I suoi strati esterni incandescenti si espanderanno ed “inghiottiranno” prima Mercurio, poi Venere e poi la Terra. Ma non sarà certo la fine del mondo, ma solo la fine di un piccolo, insignificante, introvabile pianeta che non conta niente, sperduto nell’immensità dell’Universo.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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