LA CONNESSIONE TRA SPAZIO E TEMPO

E’ molto facile rendersi conto di quanto Spazio e Tempo siano intimamente connessi.
Sappiamo che la luce, e tutte le forme di radiazione, viaggiano nel vuoto ad una velocità di 300.000 chilometri al secondo. Per inciso ricordiamo che questa è la più alta velocità raggiungibile nell’Universo: è un limite invalicabile.
Per esempio, per giungere dal Sole ai miei occhi, la luce impiega otto minuti.
Ciò significa che l’immagine del Sole che si forma nel mio cervello è quella del Sole così come era otto minuti prima.
Basta dunque semplicemente un rapido sguardo alla nostra stella per “viaggiare nel tempo”, in quanto vediamo avvenimenti di otto minuti prima e non contemporanei.
La stella a noi più vicina, escludendo ovviamente il Sole, è Proxima Centauri, che si trova a 4,22 anni luce dalla Terra, cioè la sua immagine impiega circa quattro anni, due mesi e venti giorni per arrivare ai nostri occhi, quindi, quando la osserviamo, la vediamo così com’era più di quattro anni prima.
Più lontano guardiamo, più andiamo indietro nel tempo.
Se per esempio guardiamo la bellissima e brillantissima Sirio, la vediamo così com’era più di otto anni e mezzo fa e, se osserviamo l’azzurra Rigel o la rossa Betelgeuse, entrambe in Orione, lanciamo lo sguardo indietro nel tempo rispettivamente di 900 e 600 anni. In particolare, Betelgeuse sta per “morire” esplodendo come supernova e, se questo avvenimento fosse già accaduto, per esempio, 300 anni fa, ancora ce ne dovremmo accorgere !
Finora abbiamo nominato solo stelle della nostra galassia, ma, se una notte senza Luna ci rechiamo in montagna o in campagna, lontano da qualsiasi fonte luminosa, e guardiamo in direzione della Costellazione di Andromeda, scorgiamo una debole nebbiolina estesa che non è una stella.
Si tratta dell’unico oggetto extragalattico visibile ad occhio nudo dall’emisfero settentrionale: la galassia di Andromeda.
Essa è formata da varie centinaia di miliardi di stelle e dista da noi circa due milioni e mezzo di anni luce.
Ciò vuol dire che quando osserviamo quella nebbiolina in cielo la vediamo come era due milioni e mezzo di anni fa, in quanto questo è il tempo che la sua immagine luminosa ha impiegato per giungere fino ai nostri occhi.
Vediamo la galassia di Andromeda come era quando sulla terra apparivano i primi animali del genere “Homo” !
Ma stiamo parlando di un oggetto estremamente vicino.
Con i moderni telescopi, ed ancor più con i telescopi spaziali, osserviamo galassie lontane centinaia di milioni ed anche miliardi di anni luce, quindi la nostra capacità di guardare indietro nel tempo è praticamente illimitata.
Nel momento in cui scriviamo, l’oggetto più lontano mai osservato è una galassia che dista da noi 13,1 miliardi di anni luce.
Quando la osserviamo la vediamo dunque come era 13,1 miliardi di anni fa, cioè abbiamo spinto il nostro sguardo a soli 700 milioni di anni dalla nascita del nostro Universo avvenuta col Big Bang 13,82 miliardi di anni fa.
Riusciremo un giorno a vedere “in diretta” la nascita del nostro Universo ?
Probabilmente si.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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