L’enorme successo del libro “Il Codice da Vinci” di Dan Brown, uscito nel 2003, ha portato alla conoscenza del grande pubblico argomenti e tesi fino ad allora note solo a pochi studiosi.
Il personaggio di Maria Maddalena ha cominciato da allora ad incuriosire ed affascinare anche il grande pubblico, ma, in realtà molta luce su questa figura era già stata fatta più di cinquanta anni prima con le eccezionali scoperte di una moltitudine di documenti a Nag Hammadi in Egitto ed a Qumran sul Mar Morto, risalenti ai primi secoli dopo Cristo.
Ha fatto il giro del mondo la famosa frase del Vangelo di Filippo “La consorte di Cristo è Maria Maddalena. Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli e la baciava spesso sulla bocca”, ma in un passo precedente, e forse meno noto dello stesso Vangelo, già si affermava “Erano tre che andavano sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella, e la Maddalena, che è la sua consorte”.
Per uno studioso delle antichità ebraiche queste due affermazioni non sorprendono più di tanto: Nel mondo ebraico il celibato non era praticato, anzi era apertamente condannato. Anche i Rabbini erano sposati. Non essere sposato era considerata una trasgressione al precetto “Siate fruttuosi e moltiplicatevi” (Genesi 1,28), diventato poi un comandamento della Legge Ebraica (prima mitzvah). Gesù era ebreo e, almeno in teoria, avrebbe dovuto essere sposato.
D’altra parte è stato recentemente riconosciuto autentico un papiro del secondo secolo dopo Cristo scoperto nel 2012 dove si legge “E Gesù disse loro: mia moglie …..”. Il resto della frase è purtroppo illeggibile in quanto il documento è notevolmente danneggiato.
In ogni caso il mistero di questa affascinante figura femminile non sta nel fatto se fosse o meno la moglie o la compagna di Gesù, ma che verosimilmente era il discepolo prediletto del Signore (trasfigurato nel “maschio” Giovanni nei Vangeli Canonici) al quale era stato comunicato l’insegnamento segreto del Cristo.
Leggiamo nel Vangelo di Maria:
Pietro disse a Maria: “Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava più delle altre donne. Comunicaci le parole del Salvatore che tu ricordi, quelle che tu conosci, ma non noi; quelle che noi non abbiamo neppure udito”.
Ma, dopo il racconto di Maria Maddalena (purtroppo strappato dal testo ed andato perduto), dice Pietro, evidentemente incredulo ed irritato:
“Ha Egli forse parlato realmente in segreto e non apertamente a una donna, senza che noi lo sapessimo? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli l’ha anteposta a noi?”.
Dobbiamo considerare che Pietro era un uomo semplice e rigidamente legato alla Legge ed alla lettera del Vecchio Testamento (cosa che causò non pochi screzi con l’Apostolo Paolo) ed inoltre condivideva pienamente la mentalità semitica secondo la quale la donna era inferiore all’uomo ed incapace di comprendere “verità spirituali”, quella stessa mentalità che caratterizza oggi tutto il mondo islamico.
Ma in cosa consisteva questo insegnamento segreto ?
Da una moltitudine di scritti e documenti abbiamo ormai la certezza che si trattava della versione gnostica dell’insegnamento di Cristo.
In due parole, il Dio del Vecchio Testamento è un Dio inferiore, arrogante, geloso, crudele, vendicativo, “ignorante” di tutto ciò che è al di sopra di Lui. Egli, insieme agli Arconti, ha creato l’uomo e l’ha sottoposto alla sua legge spietata, ma, a sua insaputa, Sophia, la Sapienza Divina, che ha generato questo Dio a causa di un tragico errore, ha infuso nell’uomo la scintilla divina del Padre Nascosto, che Gesù è venuto a farci conoscere.
Queste “due parole” sono ovviamente insufficienti a descrivere la profondità di questa Dottrina, per cui invitiamo il lettore che non la conoscesse a leggere questa nota che apparirà in un’altra finestra:
https://giuseppemerlino.wordpress.com/2010/12/11/gnosticismo-e-gnosi/
Quanto abbiamo finora esposto era noto e diffuso in Palestina nei primi secoli dopo Cristo, ma poi, con l’affermarsi della versione Cattolica del messaggio di Cristo, gran parte degli scritti e dei documenti vennero distrutti e si salvarono solo quei pochi che erano stati nascosti.
Ma, già all’epoca della prima crociata in Terra Santa, alcuni cavalieri vennero in possesso degli scottanti documenti che non potevano assolutamente essere resi pubblici.
Fu così che Goffredo di Buglione fondò in Gerusalemme il Priorato di Sion il cui braccio armato erano i Cavalieri Templari.
Lo scopo del Priorato sarebbe stato quello di conservare le verità segrete a cui si è accennato prima, per cui i più alti gradi dei Templari ne erano a conoscenza.
Ma i Templari custodivano gelosamente anche un altro segreto: Gesù e Maria Maddalena avrebbero avuto una discendenza, il Sang Real, il Santo Graal, che quindi non sarebbe stato la coppa in cui fu versato il sangue di Gesù, ma la sua discendenza Reale.
Nel Medioevo era molto diffusa la credenza che, dopo la morte di Gesù, Maria Maddalena, insieme ad altre donne, sarebbe fuggita dalla Palestina portando con se il figlio di Gesù. Dopo varie vicissitudini sarebbe sbarcata in Provenza e dal figlio di Gesù sarebbe nata la dinastia dei Merovingi (la leggendaria dinastia dei primi re di Francia).
Questo racconto fu riportato pubblicamente da Jacopo da Verrazze nella sua “Legenda Aurea”, ma ne parlarono anche altri autori in altri scritti: evidentemente qualcosa dell’antico segreto era trapelato.
Il Priorato di Sion sarebbe sopravvissuto nei secoli in gran segreto e Leonardo da Vinci sarebbe stato Gran Maestro del Priorato dal 1510 al 1519. Altri Gran Maestri nel corso dei secoli sarebbero stati il Botticelli, Isaac Newton e Victor Hugo.
I Merovingi erano una dinastia leggendaria, iniziati alle Scienze Esoteriche. Essi venivano chiamati “Re Taumaturghi” ed erano Re Sacerdoti, incarnazioni del Divino, come i Faraoni egiziani. Essi regnarono dal 451 al 751 dopo Cristo ed un’antica tradizione vuole che Goffredo di Buglione, fondatore del Priorato di Sion, era un loro discendente.
C’è infine da notare che alcuni studiosi affermano che il personaggio seduto a fianco di Gesù nel dipinto dell’ultima cena di Leonardo, dai tratti così femminili, sarebbe effettivamente stato una donna, Maria Maddalena.
Se ne erano accorti anche i Domenicani che fecero subito aggiungere la barba al personaggio, barba che fu poi tolta in un successivo restauro.
Inoltre in una copia dell’Ultima Cena realizzata nel 1500 da un pittore anonimo e conservata nel museo Leonardo di Tongerlo in Belgio, il personaggio seduto al fianco di Gesù è ancora più evidentemente una donna.
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