Nel 1893 l’antropologo francese Emile Durkheim introduceva per la prima volta il termine “Coscienza Collettiva” intesa come “insieme di credenze e di sentimenti comuni alla media dei membri della società”.
La Coscienza Collettiva così intesa non è dunque la stessa per tutto il genere umano, ma è caratteristica di una determinata società e quindi può essere diversa tra un gruppo sociale ed un altro e può variare nel tempo in uno stesso gruppo sociale.
Per questo motivo, non va confusa con l’inconscio collettivo che, secondo Jung, è identico per tutta l’Umanità ed è caratterizzato da archetipi presenti in tutti gli uomini fin dalla preistoria.
La presenza di una Coscienza Collettiva fa si che tutti gli uomini di una determinata società in un determinato tempo abbiano gli stessi giudizi, la stessa morale e siano indotti agli stessi comportamenti. Chi avesse giudizi, morale e comportamenti diversi viene irrimediabilmente emarginato dalla società ed additato come “strano” se non addirittura pazzo, mentre in una società diversa, nel tempo o nello spazio, il suo pensiero sarebbe perfettamente conforme al sentire comune.
Analizzando la storia del mondo occidentale possiamo registrare una grande rivoluzione nella Coscienza Collettiva con l’avvento e l’affermarsi del Cristianesimo dal quarto secolo in poi.
I valori della grandiosa civiltà greco-romana vennero sostituiti da valori totalmente diversi, di origine semitica, per la verità totalmente estranei alla cultura occidentale.
La società greco-romana era caratterizzata da una grande apertura mentale, da una totale tolleranza verso tutti i credi ed opinioni, da una costante e libera ricerca del vero e, sopratutto, le era completamente estraneo il concetto di “peccato” caratteristico delle società semitiche.
Abbiamo detto che, con l’avvento del Cristianesimo, la Coscienza Collettiva dell’Occidente ebbe un profondo cambiamento: nel mondo semitico da cui proveniva la nuova religione, la donna era poco più di un oggetto e veniva comprata e venduta, spesso in cambio di animali. Inoltre la donna era considerata fonte di tentazione e di peccato e quindi si riteneva che avesse il grave torto di distogliere l’uomo dalle occupazioni spirituali superiori. Infine si riteneva la donna un essere più elementare dell’uomo e quindi facilmente vittima delle passioni e degli impulsi sessuali, per cui andava tenuta a freno. Da qui la “sessuofobia” della nuova società occidentale.
Pochi si rendono conto di quanto fosse determinante nell’alto Medioevo cristiano il concetto di “peccato” e la paura dell’Inferno, nella vita quotidiana di tutti gli uomini.
Questi concetti divennero patrimonio dell’Occidente, almeno fino al Rinascimento, ma la rivoluzione rinascimentale fu presto soffocata dalla Controriforma e dalla istituzione della Santa Inquisizione, i cui crimini è inutile stare qui a ricordare.
Con l’avvento del Cristianesimo la libertà di pensiero divenne solo un pallido ricordo del passato, soffocata dalla nuova religione. Molte scoperte scientifiche dell’antichità classica vennero censurate e “fatte dimenticare” perchè in disaccordo con le scritture. Un esempio per tutti: prima dell’avvento del Cristianesimo si sapeva benissimo che la Terra era di forma sferica, poi, nel Medio Evo, divenne piatta …
Grazie a questa nuova Coscienza Collettiva, il progresso scientifico subì un arresto di almeno mille anni.
Nel Medio Evo certo non esistevano i Mass Media eppure i giudizi ed i comportamenti che abbiamo descritto erano comuni a tutti gli uomini, ma anche le donne ne erano convinte !
Sicuramente c’erano altri sistemi di manipolazione delle coscienze, ma, nell’insorgere di una particolare Coscienza Collettiva, noi ci vediamo ancora qualcosa di misterioso. L’argomento andrebbe forse ulteriormente approfondito.
Sicuramente una nuova Coscienza Collettiva nasce da pochi individui che non si riconoscono nei dettati e nelle caratteristiche di quella precedente e ciò è particolarmente evidente nella nascita della nuova Coscienza Collettiva dell’Occidente attuale.
Dal XVIII° secolo in poi assistiamo ad una sempre maggiore reazione alle imposizioni del Cristianesimo sopratutto per l’influenza degli intellettuali che dettero il via alla Rivoluzione Francese con tutte le sue conseguenze.
E’ ormai accertato che la spinta determinante a questi avvenimenti è stata data da ambienti massonici, che forse ritennero che l’umanità era ormai pronta a liberarsi da religioni e superstizioni.
La figura della donna cominciò ad essere vista in modo meno negativo e le donne cominciarono di nuovo a partecipare alla vita politica, culturale e scientifica, dopo la triste parentesi sessuofoba del Cristianesimo.
Ma il grande cambiamento della Coscienza Collettiva dell’Occidente in questo periodo fu quello del giudizio politico: per la prima volta veniva messa in dubbio l’origine divina del potere del sovrano ed improvvisamente tutti ritennero che la forma più giusta di governo fosse la Democrazia.
L’Occidente attuale è indubbiamente figlio della Rivoluzione Francese, ma una nuova mutazione determinante della sua Coscienza Collettiva è sorta in quel periodo storico che va sotto il nome di ’68.
Il sogno dei “sessantottini” in tutto l’Occidente era una completa trasformazione del mondo. Ovviamente questo sogno non si è realizzato, ma gli effetti di questa vera e propria “rivoluzione” sono stati determinanti, sopratutto in campo sessuale.
Libertà sessuale, divorzio, aborto sono tra le “conquiste” realizzate da questo movimento, ma da qui possiamo cominciare a fare qualche considerazione sul concetto di Coscienza Collettiva. Facciamo un esempio:
Fino agli anni ’60 si riteneva che la donna dovesse arrivare vergine al matrimonio e tutti pensavano che fosse giusto così. Attualmente tra le ragazzine occidentali la verginità è qualcosa di cui liberarsi il più presto possibile, quasi un disonore, e tutti pensano che sia giusto così.
Come è possibile che centinaia di milioni di persone prima la pensino in un modo e poi in un altro?
La Coscienza Collettiva è un dato di fatto, ma quale dei due modi di sentire era quello giusto?
Ancora: durante il fascismo in Italia ed il Nazismo in Germania, tutti erano Fascisti o Nazisti, e non dite che non era così! Dal dopoguerra in poi tutti pensano che Fascismo e Nazismo sono stati due fenomeni deprecabili.
Famosa la frase di Winston Churchill: “Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti”.
Per migliaia di anni tutti pensavano in Occidente che essere omosessuale fosse una cosa abominevole, ora il rapporto omosessuale viene giustificato, difeso, quasi istericamente esaltato e tutti la pensano così.
Quasi divertente è il cambiamento della Coscienza Collettiva riguardo alle minorenni: fino agli anni ’80 in Europa ed in Italia era ampiamente riconosciuto il fascino sessuale delle ragazze giovanissime che vedevamo tranquillamente nude in tanti film di successo. Nel popolare concorso di Miss Italia ricordiamo la vittoria delle quindicenni Anna Kanakis nel 1977, Cinzia Lenzi nel 1980, Susanna Huckstep nel 1984, ma in altre edizioni di quegli anni vinsero cinque sedicenni ed una marea di diciassettenni.
Secondo la nuova Coscienza Collettiva invece non bisogna neanche guardarle e si deve chiamarle bambine! Ma quante persone della mia generazione (ho 67 anni) hanno una nonna che si è sposata a 14 o 15 anni?
Ripetiamo: la Coscienza Collettiva è un dato di fatto che impone una certa morale. Se poi sia la morale giusta è tutto da discutere.
Un miliardo ed ottocento milioni di islamici hanno una Coscienza Collettiva completamente diversa dalla nostra: la libertà sessuale è considerata un obbrobrio, l’omosessualità un abominio e le “donne” si devono sposare il più presto possibile affinchè non cedano al loro istinto sessuale al di fuori del matrimonio.
Com’è possibile che milioni di altri esseri umani abbiano una Coscienza Collettiva così diversa dalla nostra?
Chi è nel giusto?
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