L’ETA’ OSCURA

Secondo le più antiche tradizioni esoteriche, esiste un Principio Supremo, privo di qualsiasi forma o definizione, indescrivibile, incorporeo, infinito, assoluto, trascendente ed immanente, eterno, senza inizio, senza fine, al di là di qualsiasi speculazione filosofica.
Questo Principio si manifesta attraversi i cicli cosmici.
Un ciclo cosmico consiste nella nascita dell’Universo, nella sua evoluzione, nella successiva involuzione e nella sua fine. I cicli cosmici sono infiniti.
Quando termina un ciclo cosmico, tutti i piani dell’esistenza che conosciamo e non conosciamo vengono riassorbiti, compreso il mondo divino. Ciò che resta immutabile è solo il Principio Primo. Poi ricomincia un nuovo ciclo.
La durata di un singolo ciclo cosmico è per noi inimmaginabile e tutte le più antiche tradizioni sono concordi nel suddividerla in quattro ere, per quanto riguarda il nostro piano dell’esistenza.
Nella tradizione greca queste ere vengono denominate età dell’oro, età dell’argento, età del bronzo, età del ferro. In quella induista, satya yuga, treta yuga, dvapara yuga, kali yuga. Nella tradizione iranica, come in quella babilonese, i nomi delle quattro ere sono analoghi a quelli della tradizione greca.
In tutte le antiche tradizioni si insegna che le quattro ere non hanno uguale durata, ma si svolgono in tempi proporzionali ai numeri 4,3,2,1.
Possiamo tranquillamente affermare che l’umanità attuale sta vivendo l’ultima era, ma dobbiamo chiarire un attimo questo punto: pur essendo la più breve delle quattro età, è sempre un’era di lunghissima durata, per cui noi preferiamo chiamarla età oscura, piuttosto che ultima era, senza ovviamente mettere in dubbio la correttezza di quest’ultimo termine.
A nostro giudizio, quest’ultima era dell’attuale ciclo cosmico, è iniziata relativamente da poco, circa 5.000 anni fa, con l’inizio della civiltà dell’umanità conosciuta.
Non è questa la sede per parlare delle umanità precedenti, argomento che abbiamo trattato in altri articoli.
Perchè età oscura ?
La risposta sta nella sua descrizione nelle tradizioni antiche e ne evidenzieremo alcuni aspetti tratti da diversi testi sacri, in massima parte dal Vishnu Purana.

“Le caste inferiori perdono ogni rispetto per le caste superiori, anzi diventano le caste più rispettate. Prevarrà la classe dei servi e comanderà”.
E’ una chiara allusione al diffondersi in questa era della “democrazia” come forma di governo: il popolo elegge i suoi rappresentanti ed affida loro il governo, ma questi rappresentanti sono ovviamente ad immagine e somiglianza del popolo, con tutte le conseguenze che ne derivano ed è inutile entrare in dettagli.
L’investitura spirituale di ordine superiore dell’imperatore, dei singoli monarchi, della nobiltà, della cavalleria, viene sostituita col “governo del popolo” che non ha più nessuna radice tradizionale di ordine spirituale.
L’ordine tradizionale “di origine divina” viene ribaltato in un disordine che non ha più nessuna autorità credibile.

“Colui che possiederà piú denaro sarà padrone degli uomini che concentreranno i loro desideri sull’acquisto anche disonesto della ricchezza. La nobiltà sarà determinata unicamente dalla ricchezza di una persona. La ricchezza materiale e, ad un livello inferiore, l’aspetto fisico saranno ciò che renderanno una persona ammirevole”.
E’ sotto gli occhi di tutti che siamo in presenza di un declino di tutti i valori spirituali e di un’ascesa del valore materiale del possesso di denaro.
Mercanti e banchieri sono sempre esistiti, ma, anche se ricchi e facoltosi, non avevano mai avuto accesso alla cavalleria o alla nobiltà. Venivano sempre considerati come membri del popolo, in quanto non avevano accesso alle forme spirituali tradizionali, ne tantomeno le avrebbero potuto comprendere.
Negli ultimi secoli invece, proprio queste classi assumono sempre di più il predominio, imponendo all’umanità l’unico valore che sono in grado di capire, il denaro ed il possesso di ricchezze.
Viene esaltato il lavoro che per millenni era stato ritenuto una caratteristica da servi, un disonore riservato al popolo.
Infine è impressionante il passo che prevede l’importanza che sarà data all’aspetto fisico nell’ultima era.

“La sanità morale e la legge diminuiranno di giorno in giorno, finché il mondo sarà totalmente pervertito e l’empietà prevarrà tra gli uomini. Ci sarà una generale corruzione morale. Le donne in questa epoca diventano lascive ed immorali per natura e saranno egoiste, abbiette, mentitrici, dissennate e si attaccheranno ai dissoluti. Diverranno oggetto soltanto di soddisfacimento sensuale. I matrimoni cesseranno di essere un rito”.
E’ sotto gli occhi di tutti che siamo in presenza del totale capovolgimento di valori che erano stati ritenuti validi da tempo immemorabile: Ciò che per millenni era stato considerato turpe ed abominevole, in questa epoca viene esaltato ed imposto alla popolazione come giusto e “moderno” sopratutto attraverso i media.
Vediamo quest’epoca caratterizzata da materialismo, mancanza di qualsiasi legge morale, adorazione del dio denaro, droga, dissoluzione della famiglia, adulterio sempre più diffuso, aborti, rapporti omosessuali ostentati con orgoglio, sesso libero, esibizione della nudità, rapporti sessuali fra adolescenti, pedofilia, il “divertimento” come valore assoluto etc…
La stessa profezia la troviamo in un testo molto più recente, la seconda lettera a Timoteo di San Paolo:
“Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio”

“Durante quest’epoca si assisterà ad uno sviluppo nella tecnologia materiale, contrapposto però ad un’enorme regressione spirituale. L’ultima era sarà l’unico periodo in cui l’irreligione sarà predominante e più potente della religione. Una semplice abluzione significherà purificazione, la razza sarà incapace di produrre nascite divine. Le vesti sacerdotali sostituiranno le qualità del sacerdote. Deviati da miscredenti, gli uomini si chiederanno insolentemente: Che autorità hanno i testi tradizionali? Che sono questi Dei, che cos’è la casta detentrice dell’autorità spirituale? Gli atti di devozione non produrranno più alcun risultato. Ognuno modificherà la Religione a propria discrezione”.
Questa profezia è talmente chiara che non richiederebbe alcun commento.
Impressionanti le allusioni al battesimo che ha perso ogni valenza spirituale, alla diffusione dell’ateismo, alla perdita di valore reale delle pratiche religiose, all’insofferenza delle masse verso l’autorità spirituale ed alla pretesa di interpretare i testi sacri secondo le proprie convenienze.
Molto triste la considerazione che “la razza sarà incapace di produrre nascite divine”: in quest’era sarà praticamente impossibile che qualche uomo raggiunga l’illuminazione, diventi un Buddha.

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Ingegnere Chimico
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