SOLFATARA DI POZZUOLI

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I Campi Flegrei sono una vasta area vulcanica situata a Nord-Ovest della città di Napoli, caratterizzata da una quarantina di bocche vulcaniche.
Questo “supervulcano” è attualmente in fase di quiescenza, ma i geologi sono concordi nel ritenerlo uno dei vulcani potenzialmente più pericolosi al mondo.
La sua ultima eruzione è avvenuta molto tempo fa e precisamente nel 1538. In questa occasione si formò il “Monte Nuovo”, ancora oggi esistente. Può essere consolante la considerazione che questa eruzione è avvenuta dopo ben 3.000 anni di quiescenza e che è stata tra le eruzioni meno intense tra quelle avvenute nella zona.
Ma nel passato i Campi Flegrei sono stati teatro di eruzioni veramente devastanti:
39.000 anni fa avvenne l’eruzione detta dell’Ignimbrite Campana. Questa violenta eruzione esplosiva coinvolse tutta la regione Campania ricoprendola interamente di tufo e causando la distruzione e lo sprofondamento di vaste aree.
15.000 anni fa avvenne poi un’eruzione di intensità altrettanto violenta, denominata eruzione del tufo giallo napoletano.
Praticamente tutta la città di Napoli è stata costruita sui depositi di quest’ultima eruzione.
Successivamente, fino all’ultima eruzione del 1538, si sono succedute 56 eruzioni esplosive e 6 effusive.

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Particolarmente interessanti sono i fenomeni osservabili nell’area della “Solfatara” con le sue famose fumarole, i suoi getti di fango bollente e la sua elevata temperatura superficiale. Ma, ripetiamo, la Solfatara è solo una delle 40 bocche vulcaniche dell’area e, purtroppo, su molte di queste bocche sono state costruite abitazioni, non solo nell’area flegrea, ma anche nei quartieri di Agnano e Fuorigrotta a Napoli.
La temperatura delle fumarole varia nel tempo, ma, mediamente, è intorno ai 160 gradi centigradi.

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La Solfatara, sita nel territorio del comune di Pozzuoli, è caratterizzata da vistose fumarole di anidride solforosa, getti di fango bollente, emissioni di anidride carbonica ed elevata temperatura del suolo. Si può affermare che questo cratere rappresenta una valvola di sfogo per l’enorme bacino magmatico presente nel sottosuolo dei Campi Flegrei.
Questo cratere è l’epicentro del fenomeno ciclico di innalzamento ed abbassamento del suolo dei Campi flegrei, denominato Bradisismo, per cui è attualmente sede di numerosi sofisticati strumenti di monitoraggio, gestiti dall’Osservatorio Vesuviano.
In questa quarta foto si può notare lo strato di Zolfo (di colore giallo pallido) depositato dai vapori emessi dal sottosuolo su di una pietra:

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Ed infine l’autore del blog…. a prudente distanza da una fumarola….

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Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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