LA VITA E’ NATA PRIMA DEL PIANETA TERRA ?

La Terra è nata, insieme al Sistema Solare, 4,54 miliardi di anni fa e, già dopo poche centinaia di milioni di anni, nacquero i primi microrganismi sul nostro pianeta.
Ma l’Universo esisteva già da 9,23 miliardi di anni, essendo nato 13,77 miliardi di anni fa con il Big Bang.
Questa considerazione ci fa supporre che la vita possa essere nata da qualche parte dell’Universo molto prima della sua nascita sulla Terra.
Se ciò fosse avvenuto, la vita avrebbe avuto tutto il tempo per evolvere fino ad una civiltà come la nostra, e magari anche superiore, ma non si può scartare l’ipotesi che molte di queste civiltà potrebbero essere già scomparse da tempo.
Ma l’età della Terra è sufficiente a giustificare l’evoluzione dei primi microrganismi fino all’essere umano ?
Un recente studio asserisce di no: analizzando il ritmo di evoluzione della complessità della materia vivente, che si è rivelato essere esponenziale, e portandolo a ritroso, si è giunti alla conclusione che la vita sarebbe dovuta nascere 9.7 miliardi di anni fa, cioè  5,16 miliardi di anni prima della nascita del nostro pianeta !
Il ragionamento non fa una grinza, ma chiariamo subito che si tratta di considerazioni effettuate con “carta e penna” e che, almeno per ora, non hanno nessun riscontro sperimentale, ma, se la tesi fosse giusta, avrebbe delle conseguenze interessanti.
Prima di tutto la vita non sarebbe nata sulla Terra, ma sarebbe giunta dallo spazio, portata da comete, meteoriti o asteroidi, in accordo con le tesi della Panspermia, teorizzata ormai da decenni, anche da illustri scienziati.
In secondo luogo, se il tempo di evoluzione fosse stato davvero così lungo, in nessun luogo dell’Universo potrebbero esistere civiltà di molto superiori a quella umana.
Riassumendo, i primi microrganismi sarebbero nati in pochissimi luoghi dell’Universo, se non addirittura in uno solo, e, successivamente, si sarebbero diffusi per il Cosmo, ma, solo su quei pochi pianeti o satelliti dove abbiano potuto trovare condizioni favorevoli, sarebbe iniziata la loro evoluzione verso organismi più complessi, evoluzione che sarebbe poi stata sempre più veloce, con ritmo esponenziale.
La situazione ricorda curiosamente la “parabola del seminatore” del Vangelo: il seme lanciato a caso dal seminatore va in parte sulla strada, in parte tra le rocce, in parte tra le spine ed in parte su terra fertile e solo in quest’ultima nasceranno le piante.
La teoria della regressione esponenziale sarebbe però inficiata se si dovesse dare credito alle teorie che parlano di una manipolazione artificiale del DNA che avrebbe dato un improvvisa accelerazione all’evoluzione che poi sarebbe giunta fino all’homo sapiens sapiens, l’uomo attuale.
Ma qui si aprirebbe un altro discorso …..

evoluzione della vita

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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