I progressi scientifici degli ultimi decenni, hanno molto cambiato la nostra idea tradizionale di “Sistema Solare”.
La scoperta di numerosi oggetti di grandezza paragonabile a Plutone ha causato una piccola rivoluzione nelle nostre conoscenze.
Riassumendo potremo dire che il Sistema Solare è costituito da una stella, il Sole, e qualche milione di oggetti di varia natura che gli ruotano intorno: otto pianeti principali, un certo numero di piccoli pianeti (detti anche pianeti nani o plutoidi), un gran numero di satelliti, dalle grandezze più variabili, che ruotano attorno a pianeti e pianeti nani, ed infine milioni di corpi minori (asteroidi, comete e meteoroidi).
Fin dove arriva il Sistema Solare ? E’ ragionevole porre i suoi confini fin dove arriva l’influenza gravitazionale del Sole.
Accettando questo criterio, dobbiamo ammettere che, per noi, gran parte del Sistema Solare è ancora sconosciuta.
Tutta la regione al di la di Nettuno è ancora praticamente inesplorata, ma, sopratutto nell’ultimo decennio, si sono fatti alcuni progressi sulla sua conoscenza.
Questa zona, denominata “Fascia di Kuiper” è popolata da innumerevoli piccoli oggetti, alcuni dei quali hanno però dimensioni ragguardevoli e quindi sono entrati di diritto nella famiglia dei pianeti nani.
I pianeti nani finora individuati sono Eris (un po’ più grande di Plutone), Plutone (il primo ad essere stato scoperto), Makemake, Haumea, Orco, Sedna e Varuna, ma si stima che questi plutoidi possano essere circa una quarantina.
Oltre la Fascia di Kuiper vi è il cosiddetto “disco diffuso” formato da migliaia di piccoli oggetti dai quali si dipartono le comete di “breve” periodo e più oltre ancora si ipotizza l’esistenza della cosiddetta “Nube di Oort” dalla quale si dipartirebbero le comete a lungo periodo.
La zona che costituirebbe l’ipotetica Nube di Oort è troppo lontana e buia per essere osservata con gli odierni telescopi, per cui qualsiasi studio sull’eventuale esistenza di altri oggetti, anche massicci, ai confini del Sistema Solare, si può basare, almeno per ora, solo sull’analisi delle irregolarità delle orbite dei pianeti nani e di alcune comete.
Precisiamo subito che alcune anomalie nell’orbita di Nettuno sembravano ingiustificate solo perchè vi era stato in passato un errore della determinazione della sua massa. Ora sappiamo che non c’è bisogno di ipotizzare nessun pianeta massiccio ignoto, per giustificare queste anomalie.
Sono molti anni ormai che alcuni scienziati, anche autorevoli, ipotizzano la presenza di un oggetto massiccio ai confini del Sistema Solare, e sono state proprio le loro ricerche a favorire la scoperta dei pianeti nani.
Nel 2010 John Matese e Daniel Whitmire, due astrofisici dell’Università della Louisiana, pubblicarono sulla rivista scientifica di studi planetari “Icarus” un articolo nel quale si asseriva che le strane deviazioni delle orbite di alcune comete provenienti dalla Nube di Oort, potevano essere giustificate solo dalla presenza di un enorme oggetto, quattro volte più grande di Giove.
Questo oggetto, pianeta o stella nana bruna compagna del Sole, giustificherebbe, secondo i due scienziati, anche le anomalie dell’orbita del pianeta nano Sedna.
Nel 2012, l’astronomo Rodney Gomes dell’Osservatorio Nazionale del Brasile, in una relazione all’American Astronomical Society, comunicava che, dallo studio delle orbite di 92 oggetti della Fascia di Kuiper, si evidenziava l’esistenza di un oggetto della grandezza paragonabile a quella di Nettuno: almeno sei di questi oggetti, secondo l’astronomo brasiliano, percorrerebbero un’orbita alquanto insolita, che potrebbe essere spiegata solo con la presenza di un gigantesco pianeta oltre la zona occupata dai pianeti nani finora conosciuti.
Abbiamo volutamente riportato solo gli studi di scienziati “seri” tralasciando fantasie come il pianeta Nibiru o simili.
Ovviamente su questa questione l’astronomia ufficiale non prende posizione, nell’attesa di ulteriori studi ed osservazioni.
E’ certo però che l’eventuale presenza di un oggetto massiccio ai confini della Nube di Oort potrebbe essere una spiegazione per l’improvvisa “partenza” delle comete dalla nube in direzione del Sole: un passaggio ravvicinato alla cometa di questo pianeta avrebbe un effetto “fionda” e la lancerebbe in orbita attorno la Sole.
Veniamo ora ad ipotesi ancora più suggestive, che rasentano la Fantascienza, ma pubblicate nei decenni scorsi su autorevoli riviste scientifiche come “Nature” o “Science”.
In diversi articoli, pubblicati da diversi gruppi di scienziati, si sostiene che il Sole potrebbe avere una stella compagna non ancora definita, in un’orbita ellittica molto ampia, la quale, periodicamente, disturberebbe la Nube di Oort, causando un incremento del numero di comete in viaggio verso il centro del nostro Sistema solare con un conseguente incremento di eventuali impatti sulla Terra.
Questo periodico incremento di impatti cometari sul nostro pianeta giustificherebbe alcune periodiche estinzioni di massa sulla Terra.
E concludiamo questa breve nota entrando nella Fantascienza pura ….
E’ noto che la realtà del fenomeno UFO è giudicata altamente improbabile in quanto, essendo la velocità della luce un limite invalicabile, non si capisce come avrebbero mai potuto questi alieni giungere sul nostro pianeta da luoghi distanti migliaia o milioni di anni luce.
Ma se l’ipotetica compagna del Sole avesse almeno un pianeta che le ruota intorno sul quale si fosse sviluppata una qualche civiltà intelligente, la cosa sarebbe possibile ….
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