Nel secolo dell’Illuminismo si ipotizzava con grande sicurezza che tutte le superstizioni e le religioni sarebbero presto scomparse. Mai previsione fu più sbagliata.
Qual’è la situazione oggi ? Solo il 15% della popolazione mondiale si dichiara apertamente atea o agnostica. La stragrande maggioranza della popolazione mondiale aderisce dunque, almeno ufficialmente, a qualche religione.
E’ molto difficile stimare il numero effettivo di aderenti alle varie religioni. Due sono i metodi che si possono usare. Il primo è quello di dedurre i dati dai censimenti che ormai sono in uso in tutti i paesi del mondo. Il secondo è quello di basarsi sui dati forniti dalle singole confessioni religiose.
Noi preferiamo il primo, in quanto, usando il secondo, facendo le somme, si ottiene una popolazione mondiale quasi doppia di quella reale.
Nel mondo si contano attualmente 30.547 religioni. Queste sono le prime 10 (da 2500 censimenti tutti antecedenti al 2012):
Cristiani – due miliardi
Musulmani – un miliardo e seicento milioni
Induisti – un miliardo
Buddhisti – seicento milioni
Taoisti – quattrocento milioni
Animisti e culti tribali – quattrocento milioni
Confuciani – duecentocinquanta milioni
Shintoisti – cento milioni
Sikh – ventiquattro milioni
Ebrei – quattordici milioni
Nell’ambito del Cristianesimo troviamo ben 56 confessioni diverse. Ecco le principali:
Cattolici – un miliardo
Protestanti – cinquecento milioni
Ortodossi – duecentoventicinque milioni
Anglicani – settantacinque milioni
Seguono Nestoriani, Neofisiti, Testimoni di Geova, Mormoni etc…
Nell’ambito dell’Islam abbiamo invece:
Sunniti – un miliardo e trecento milioni
Sciiti – duecento milioni
Altre confessioni – cento milioni
Anche in campo religioso esistono le proiezioni. Il sorpasso dell’Islam nei confronti del Cristianesimo è previsto per il 2033, ma chi vivrà, vedrà ….
L’incremento dell’Islam è dovuto solo in parte alle nuove conversioni. Il motivo principale consiste invece nell’alto tasso di natalità che si registra tra le popolazioni Musulmane.
A titolo di curiosità aggiungiamo che il paese con la maggior percentuale di atei dichiarati è la Cina.
Alte percentuali di atei dichiarati le troviamo anche in Russia, Giappone, Germania ed USA.
Ed ora la nota dolente: mentre, per tutte le religioni, le statistiche appena fornite sono abbastanza attendibili, per il Cristianesimo e, segnatamente per la sua forma Cattolica, la situazione reale è molto diversa.
Il problema è che in ambito cattolico si fa distinzione tra praticanti e non praticanti, come se fosse possibile aderire ad una religione senza praticarla.
Cerchiamo di chiarire il concetto di praticante.
Praticante è una persona che segue i precetti della Chiesa Cattolica, quindi una persona che va a messa tutte le domeniche, si confessa almeno una volta all’anno, riceve la Comunione almeno una volta a Pasqua, non svolge alcuna attività sessuale prima del matrimonio e, durante il matrimonio, compie atti sessuali solo al fine della procreazione, non abortisce, non divorzia etc ….
In Europa ed in America Settentrionale i “praticanti” Cattolici non superano il 15%. In Italia questa percentuale è del 24%. Nella cattolicissima America Latina non si va oltre il 20%. Migliore la situazione tra i Cattolici africani ed asiatici che, pare, prendano le cose più seriamente …
Osserviamo, a titolo di curiosità, che il 65% dei cattolici ha votato a favore del divorzio (peccato mortale), il 68% dei cattolici ha votato a favore dell’aborto (peccato ancora più mortale ….), l’80% dei giovani cattolici (tra i 13 ed i 24 anni) ha allegramente rapporti sessuali prematrimoniali (peccato mortale) e ancora, il 54% non crede nei miracoli, il 44% non crede nell’Inferno (ma il 98% crede nel Paradiso !!!!), il 55% non crede all’esistenza del demonio, ma l’elenco non finirebbe più.
In effetti, per la maggioranza dei Cattolici, questa religione si va prefigurando come una religione “di comodo” nel senso che uno può fare quello che vuole, tanto Dio è buono e poi ci perdona …
Il Cattolico di oggi piange e si commuove quando ascolta il Papa, ma, se si tratta di scegliere tra andare a messa o al mare, non ha il minimo dubbio.
Per quanto riguarda poi i precetti di ambito sessuale, è divertente osservare che, il giorno dopo gli entusiastici incontri del Papa con la gioventù cattolica (i papa boys), occorrono nutrite squadre di operatori ecologici per raccogliere le migliaia di preservativi usati nella notte passata all’aperto dai giovani “cattolici”.
Completamente diversa la situazione per l’Islam: non c’è alcuna differenza tra credente e praticante: tutti i credenti sono praticanti.
Lo scrivente, che non si riconosce in alcuna di queste religioni, deve però ammettere che l’Islam sembra almeno più “serio” …
Tornando alle considerazioni iniziali sulle speranze dell’Illuminismo, dobbiamo fare alcune amare considerazioni. Chi ha già letto qualche altro mio articolo mi perdoni se ripeto per l’ennesima volta il medesimo concetto.
Se si escludono induisti e buddhisti, la maggior parte dell’umanità aderisce, almeno come intenzione, a religioni infantili ed elementari che si basano sul concetto di un Dio umanoide ed Antropomorfo che non avrebbe nient’altro da fare che occuparsi del mammifero più evoluto che vive su di un piccolo, insignificante, introvabile pianeta che ruota attorno ad una stella situata alla periferia di una galassia formata da trecento miliardi di stelle che è solo una delle centinaia di miliardi di galassie che ci sono nell’universo.
Questo mammifero, fatto ad immagine e somiglianza di Dio, sarebbe il centro del creato e, a differenza degli altri mammiferi, dotato di anima immortale e destinato nientemeno che alla vita eterna !
Eppure le meravigliose scoperte della Fisica e dell’Astrofisica moderne sono arrivate ad un punto tale da poter far nascere nell’uomo una vera religiosità, reale, profonda e consapevole.
Ma purtroppo lo strumento matematico per comprendere queste scoperte è alla portata di un numero sempre più esiguo di persone, diretti eredi della grandiosa civiltà greca, nella quale, per la prima volta nella storia umana, l’uomo superiore cominciò ad irridere gli dei e ad indagare razionalmente sul mistero dell’universo.
Che ci attende nel futuro ?
Non voglio credere a quello che scrivo, ma l’irrefrenabile sviluppo dell’islam e la recente ripresa di vigore dell’integralismo cattolico non lascia intravedere nulla di buono: potrebbe verificarsi un ritorno al Medio Evo, ma spero proprio di sbagliarmi.
Ma tanto ciò che accade in questo sperduto angolo di universo non conta niente, non ha nessun rilievo.
“Pochi sono fra gli uomini quegli esseri che toccano l’altra sponda: tutta questa altra gente, invece, corre su e giù per la spiaggia”. (Dhammapada Buddhista)