E’ solo da pochi anni che si è accertato che il processo di formazione di una stella comporta anche la formazione di un corredo di pianeti e, dove ci sono pianeti, ci saranno certamente anche satelliti, tutti luoghi che, se sussistono una serie di condizioni favorevoli, sono adatti allo sviluppo della vita.
Ma la nascita della vita è un fenomeno altamente improbabile. Per quanto ne sappiamo finora, si tratta di un evento che richiede innumerevoli condizioni favorevoli. L’esistenza della vita è garantita soltanto dall’immensità dell’Universo, per motivi strettamente probabilistici.
E’ molto più facile che un giocatore vinca al superenalotto piuttosto che su di un pianeta la materia dia origine a forme viventi, cioè capaci di replicare se stesse.
Supponiamo però che il nostro giocatore giochi tutte le 622.614.630 combinazioni possibili fra i sei numeri del superenalotto. Avrebbe allora la certezza della vincita.
Ebbene l’immensità dell’Universo è tale che è come se il nostro giocatore giocasse molte volte tutte le combinazioni possibili. Risparmio al paziente lettore i calcoli statistici. Dunque è altissima la probabilità che, qua e la nell’Universo, esistano forme di vita, ma qui comincia un discorso piuttosto pessimistico.
L’Universo è formato da galassie. Ogni galassia è formata da centinaia di miliardi di stelle e di galassie ne esistono centinaia di miliardi.
La distanza media tra due stelle della stessa galassia è enorme, ma non c’è paragone con la distanza, per noi quasi inimmaginabile, che c’è tra due galassie.
C’è poi il particolare non trascurabile che l’Universo è in espansione, per cui, mediamente, le galassie si stanno allontanando l’una dall’altra.
Questo significa che entrare in contatto con una eventuale civiltà aliena potrebbe essere praticamente impossibile: se volessimo raggiungere la stella a noi più vicina (Proxima Centauri), che dista “solo” 4,2 anni luce, impiegheremmo 75.000 anni, con la velocità delle attuali sonde spaziali. Ma, molto probabilmente, sarebbe un viaggio inutile: una civiltà così vicina, se evoluta al livello della nostra, sarebbe stata facilmente individuabile, attraverso l’identificazione di segnali radio “intelligenti”.
D’altra parte il progetto SETI, l’organizzazione internazionale che lavora per individuare eventuali segnali intelligenti di natura extraterrestre, non ha rilevato finora nulla di simile nell’analisi sistematica di 88 sistemi stellari nella nostra galassia.
Niente di sorprendente, perchè, per quanto detto prima, cercare la vita intelligente nell’Universo è come cercare un ago in un pagliaio.
Non voglio essere pessimista, ma potrebbe anche darsi che in tutta la nostra galassia (300 miliardi di stelle) non ci sia vita intelligente, ma di galassie, abbiamo già detto, ce ne sono miliardi ….
Finora abbiamo esaminato solo il fattore spaziale, ma esiste un altro importante fattore da esaminare, quello temporale.
Il problema temporale è dovuto al fatto che una ipotetica civiltà aliena dovrebbe essere a noi contemporanea: il nostro pianeta si è formato solo 4,5 miliardi di anni fa, mentre l’Universo è nato col Big-Bang 13,7 miliardi di anni fa, per cui l’eventuale civiltà aliena potrebbe già essere scomparsa, inghiottita dalla morte della sua stella.
D’altra parte sappiamo usare i segnali radio da poco più di cento anni e, anche nei 4,5 miliardi di anni da cui esiste il pianeta Terra, molte altre civiltà aliene potrebbero essere nate e morte, senza che noi potessimo averne conoscenza.
Queste brevi considerazioni mi rendono piuttosto scettico sul fenomeno “UFO”, ma gli ufologi ribattono “civiltà aliene più avanzate di noi potrebbero avere altri sistemi per viaggiare nello spazio”.
Si deve però considerare che la velocità più alta che si può raggiungere, almeno teoricamente, è la velocità della luce ed è stato ampiamente dimostrato che questo è un limite invalicabile, e ciò vale per tutti. Anche per fare l’inutile viaggio verso Proxima Centauri, di cui abbiamo parlato prima, occorrerebbero, alla velocità della luce, 4 anni, 2 mesi e 12 giorni.
Se la civiltà intelligente a noi più prossima si trovasse nella galassia di Andromeda, nostra vicina di casa nel gruppo locale di galassie, per raggiungerla occorrerebbero, alla velocità della luce, due milioni e mezzo di anni !
Volendo restare con i piedi per terra, l’unico sistema per viaggiare nello spazio sarebbe quello di una enorme astronave, magari delle dimensioni di un piccolo pianeta, dove i “viaggiatori” nascono e muoiono e conducono una vita pressoché normale. Questa astronave potrebbe essere dotata di navette e sonde più piccole per poter esplorare, e magari discendere, sui pianeti incontrati nel viaggio.
L’esigenza di avventurarsi in un tale viaggio, potrebbe nascere solo dalla disperazione: tutte le stelle prima o poi muoiono e, se una civiltà si trova su di un pianeta la cui stella comincia a dare gli inequivocabili segni di morte imminente, ha la necessità assoluta di abbandonare questo pianeta.
Come si vede, stiamo sconfinando nella fantascienza, ma nel lontano passato del nostro pianeta vi sono tracce che, secondo alcuni studiosi, esseri alieni potrebbero averci visitato e non solo: già due milioni e mezzo di anni fa esisteva l’homo habilis, ma le grandi civiltà umane sono nate solo cinquemila anni fa. Molti testi delle Religioni più antiche, Bibbia compresa, parlano di angeli o dei o giganti che avrebbero insegnato all’uomo quegli elementi indispensabili per dare l’avvio a quello sviluppo intellettuale e tecnologico che ha portato alla nascita delle grandi civiltà.
Si deve considerare che tutti i testi religiosi nascono da antichissime tradizioni orali che si tramandavano di generazione in generazione, prima che fosse stata inventata la scrittura.
C’è anche chi asserisce che questi esseri abbiano manipolato il DNA di questi ominidi che, per milioni di anni, erano stati solo cacciatori e raccoglitori e, recentemente, un team di scienziati, ha scoperto una improvvisa mutazione del DNA umano avvenuta circa 4500 anni fa.
Abbandonando queste “divagazioni” fantascientifiche, possiamo riassumere quello che sappiamo finora: la nascita della vita è un caso altamente improbabile, ma, a causa dell’immensità dell’Universo diventa una necessità e la prova sta sul nostro pianeta. La vita nell’Universo quasi certamente esiste anche altrove, ma potrebbe trattarsi solo di virus, o di batteri o di vegetali o di animali acquatici o terrestri. Se esiste qualche civiltà che sia giunta al nostro livello scientifico e tecnologico o che lo abbia superato, è estremamente improbabile che ne possiamo venire a conoscenza, sia per il fattore spaziale che per quello temporale ai quali abbiamo accennato.
Ma il nostro dovere è continuare a ricercare e potrei avere la sorpresa di essere presto smentito …..
VISITATORI TOTALI
- 6.331.287
Libro ed ebook “Introduzione alle dottrine esoteriche” di Giuseppe Merlino
Libro ed Ebook “Gnosticismo, sintesi della Dottrina” di Giuseppe Merlino.:
COOKIES, PRIVACY E GDPR
(Banner nero a piè di pagina) Gli unici dati raccolti da questo Blog sono quelli relativi alle statistiche ed ai contatori visite. Per l’informativa completa o per richiedere la cancellazione dei propri dati cliccare qui:
Se si desidera che questi dati non vengano raccolti, disabilitare i cookies dal browser, oppure uscire dal sito cliccando qui :
COLLEGAMENTI RAPIDI A TUTTI GLI ARTICOLI DEL BLOG
ASTRONOMIA
ASTRONOMIA 2
SCIENZA
RELIGIONI
ESOTERISMO
ESOTERISMO 2
MISTERI
CONTROINFORMAZIONE
FILMATI
TEORIA DEI NUMERI
PAGINA INIZIALE
MISCELLANEA
GNOSTICISMO
CHIMICA
MATEMATICA
FISICA
STORIA
BUDDHISMO
INDUISMO
VULCANISMO E SISMOLOGIA
SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE
BIOLOGIA ED ESOBIOLOGIA
ANIMALI
ECONOMIA
PROFEZIE
ISLAM
FILOSOFIA
ALCHIMIA
CRISTIANESIMO
NAPOLI
SESSUALITA’
LOTTO, PROBABILITA’ E STATISTICA
PROBLEMATICHE SOCIALILICENZA DI PROTEZIONE DEGLI ARTICOLI E DI TUTTO IL BLOG
Progetto Scienza e Conoscenza diGiuseppe Merlino è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.Giuseppe Merlino
CERCA NEL SITO