ISLAM E SCIENZA

“Il cielo lo abbiamo costruito con la Nostra potenza e costantemente lo estendiamo nell’immensità” [Corano 51,47].
Gli studiosi islamici vedono in questo versetto del Corano un chiaro riferimento all’espansione dell’Universo, ma ci sono anche altri versetti interessanti da esaminare:
In questo versetto si potrebbe vedere un cenno alla materia interstellare:
“Egli è Colui che ha creato i cieli e la terra e quello che vi è frammezzo” [Corano 25,59].
Qui invece si accenna al fatto che anche il Sole si muove:
“Egli è Colui che Ha creato la notte e il giorno, il sole e la luna: ciascuno naviga nella sua orbita” [Corano 21,33].
Noi oggi sappiamo che il Sole, che dista dal centro della Galassia circa 27.000 anni luce, compie una rivoluzione completa attorno al centro della Galassia in circa 240 milioni di anni e sappiamo che la Terra ruota attorno al Sole e che la Luna ruota attorno alla Terra, ciascuno nella sua orbita.
In Corano 35.13, con riferimento al Sole ed alla Terra, fra l’altro, si legge “ciascuno orbita fino ad un termine stabilito” e noi oggi sappiamo che, fra circa 5 miliardi di anni, il Sole, a causa dell’esaurimento del suo combustibile nucleare, collasserà in una nana bianca ed i suoi strati esterni in espansione inghiottiranno anche la Terra.
Il fatto è confermato in Corano 39.5 dove, fra l’altro, leggiamo “e il sole e la luna Ha costretto ad orbitare fino ad un termine prestabilito”.
Nel Corano, inoltre, si fa una netta distinzione tra la luce propria del Sole e quella riflessa della Luna:
“E’ Lui che ha fatto del sole uno splendore e della luna una luce” [Corano 10.5].
Senza dilungarci oltre, accenniamo al fatto che in diversi passi del Corano possiamo trovare riferimenti alla struttura atomica della materia ed alla sfericità della Terra.
Nel corso della storia dell’Islam non si trova quella conflittualità tra Scienza e Religione tipica della storia Cristiana, anzi, mentre nell’alto Medio Evo l’Europa era vittima dell’oscurantismo religioso, nel mondo islamico si assisteva ad uno straordinario sviluppo della scienza e della cultura in generale. Le città islamiche erano dei poli di fervore scientifico, di studi, di ricerche e di scambi culturali.
E’ impossibile menzionare tutti i grandi scienziati islamici, per cui ci limiteremo solo a qualche cenno:
Seicento anni prima di Galilei, Al-Biruni introdusse nella scienza il metodo sperimentale. Inoltre affermò la rotazione della Terra attorno al proprio asse, scrisse su vari argomenti astronomici come le eclissi, i movimenti della Terra e del Sole, le stagioni e la Via Lattea. Fu un pioniere nel campo della Trigonometria.
Al-Khawarizmi è universalmente riconosciuto come il fondatore dell’Algebra (Al-Jabr).
Al-Zarqali compilò le più complete tavole astronomiche, correggendo tutti gli errori dell’Astronomia Tolemaica.
Abul Walid Ibn Rushd, noto in Occidente come Averroè, fu il più grande commentatore della filosofia Aristotelica mai esistito. Per inciso, dobbiamo ricordare che dobbiamo agli studiosi islamici la salvezza di tutte le opere filosofiche dell’antica Grecia che in Occidente erano ormai andate perse a causa delle invasioni barbariche.
Abu Ali Ibn Abdallah Ibn Sina, noto in occidente come Avicenna, fu autore di una monumentale opera di scienza medica con una dettagliata descrizione dell’anatomia umana che, per sei secoli, rimase il più autorevole testo di medicina in tutto il mondo.
Jabir Ibn Haiyan è universalmente riconosciuto come il padre della Chimica (Al-Kimiya).
Nasser Al Din Al Tusi fu uno dei più grandi scienziati islamici: scrisse opere monumentali di Algebra, Aritmetica, trigonometria, logica, geometria, etica e teologia. Inoltre fu autore di un catalogo stellare basato su osservazioni fatte nel corso di dodici anni.
Al Idrisi fu uno dei più grandi geografi di tutti i tempi: disegnò la prima mappa del globo ed eseguì mappe geografiche in cui adoperò metodi di proiezione, per passare dalla forma sferica della terra al planisfero.
(In Europa la Chiesa Cattolica imponeva ancora il concetto di “Terra piatta”).
I fratelli Ibn-Musa praticamente inventarono la Teoria dei Numeri che poi fu ripresa in Europa dai vari Fermat, Mersenne, Goldbach, Fibonacci etc..
Hal-Haitham scoprì il teorema di Wilson sui numeri primi centinaia di anni prima di Wilson.
Thabit ibn Qurra scoprì la formula per trovare i numeri amici (numeri ciascuno uguale alla somma dei divisori propri dell’altro).
Abbiamo scritto questa breve nota perchè purtroppo il fenomeno dell’integralismo islamico ha messo in cattiva luce in Occidente la civiltà Musulmana e ci auguriamo che una civiltà così evoluta e brillante abbia la forza di estirpare un giorno questo deprecabile fenomeno.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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