ESPANSIONE DELL’UNIVERSO, NUOVE PROSPETTIVE

L’Accademia Reale Svedese per le Scienze ha assegnato il premio Nobel per la Fisica 2011 ai tre scienziati Saul Perlmutter, Brian Schmidt ed Adam Riess, con la seguente motivazione:
“Hanno studiato diverse decine di stelle esplodenti, chiamate supernovae, e scoperto che l’universo si sta espandendo a un ritmo sempre più rapido”.
Come è noto, la Teoria scientifica attualmente più accreditata sull’origine del nostro Universo è quella del Big-Bang: 13,7 miliardi di anni fa sarebbe avvenuta una immane “esplosione” di un punto singolare, che avrebbe causato la nascita dell’Universo e la sua espansione. In quel momento sarebbero nati anche lo Spazio ed il Tempo, per cui non avrebbe alcun senso chiedersi cosa vi fosse stato “prima”.
Questa teoria sembra avvalorata da tre prove schiaccianti:

1) Moto di recessione delle galassie descritto dalla legge di Hubble.
2) Esistenza di una radiazione cosmica di fondo, residuo dell’esplosione iniziale.
3) Analisi delle percentuali di Idrogeno ed Elio presenti nell’Universo attuale.

A questo punto la Fisica tradizionale presentava due scenari possibili:

1) MORTE FREDDA:  l’Universo continuerà ad espandersi all’infinito, le galassie si allontaneranno sempre di più, al punto tale da non risultare più visibili tra loro, finchè arriverà un momento in cui l’Universo e le galassie non saranno più in grado di ”fabbricare” nuove stelle a causa della sempre più scarsa disponibilità di idrogeno molecolare.
Le stelle rimaste, esauriranno lentamente le proprie riserve energetiche fino a trasformarsi tutte in nane nere: stelle morte, oscure e fredde. L’Universo diventerà quindi un posto gelido, buio e assolutamente sterile dove le galassie non esisteranno più.

2) UNIVERSO OSCILLANTE; a causa della gravità, ad un certo punto l’espansione dell’Universo termina ed inizia una fase di contrazione fino a tornare al punro iniziale (Big-Crunch) che darebbe luogo ad un nuovo Big-Bang e così all’infinito.

Il fatto che l’Universo continui ad espandersi all’infinito o che ad un certo punto si fermi e poi ritorni a contrarsi fino a riconcentrarsi nel punto iniziale, dipende dalla quantità totale di materia in esso presente. Questo dato non è attualmente noto, in quanto non si conosce ancora la quantità di materia oscura attualmente presente nell’Universo.
E’ stato calcolato il valore limitè della densità della materia dell’Universo che separa queste due ipotesi: 3 protoni al metro cubo.
I tre scenziati ai quali è stato assegnato il premio Nobel per la Fisica hanno inequivocabilmente provato quanto si sospettava fin dal 1998: l’Universo non solo è in espansione, ma questa espansione è in fase di accelerazione, cioè la sua velocità è attualmente in aumento !
Le supernovae studiate sono state analizzate nel momento del loro massimo splendore e si è visto che esse erano molto meno luminose del previsto, segno inequivocabile del lora allontanamento in accelerazione.
Qual’è la causa di questa accelerazione? Per ora si ipotizza che, come si è appurata l’esistenza di una materia oscura, così possa esistere una energia oscura che causerebbe questo aumento di velocità.
La situazione ricorda i fuochi d’artificio: esplodono, fanno una gran luce e poi muoiono.
Ma, nei fuochi di artificio, i punti esplodenti sono tanti …..

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Ingegnere Chimico
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