L’oro è un metallo che, fin dagli inizi della civiltà, ha sempre esercitato un particolare fascino sugli esseri umani.
Questo metallo, praticamente incorruttibile, si trova in natura allo stato nativo, cioè non legato ad altri elementi chimici e si presenta nella forma di granelli o pagliuzze, ma, talvolta, anche sotto forma di agglomerati più grandi chiamati pepite.
L’oro puro è troppo tenero per essere lavorato, per cui viene sempre utilizzato sotto forme di leghe.
La lega più comune è l’oro giallo costituito dal 75% di oro, 10% di argento e 15% di rame. In questa lega le percentuali di rame ed argento possono anche leggermente variare.
Esistono, però, molte altre leghe di oro. Abbastanza diffuso è l’oro bianco, formato dal 75% di oro e, per il restante 25%, da nichel ed argento.
La percentuale di oro in una lega è espressa in carati. In questa scala è stato fissato per l’oro puro il valore di 24 carati, per cui le leghe più comuni, che sono quelle a 18 carati, contengono il 75% di oro, ma sono anche abbastanza diffuse leghe a 12 carati, che contengono il 50% di oro.
Si tenga però presente che l’oro a 24 carati è oro per 999/1000, perchè è praticamente impossibile ottenere oro puro al 100%.
L’oro è il “bene rifugio” per eccellenza ed il suo prezzo viene fissato giornalmente in tutte le borse del mondo. Questo viene espresso in dollari all’oncia ( un oncia è pari a 28,3495231 grammi). Ovviamente questo prezzo è relativo all’oro puro, per cui, per le leghe, bisogna fare le debite proporzioni.
Ad esempio, nel momento in cui scriviamo (10 agosto 2011), il prezzo dell’oro (24 carati) ha raggiunto il valore record di 1800 dollari all’oncia, per cui, per ottenere il valore dell’oro a 18 carati (75% di oro), dobbiamo fare la semplice operazione (75 x 1800) / 100, cioè 1350 dollari all’oncia. Bisogna però poi tenere conto del valore degli altri elementi della lega.
Di solito il prezzo dell’oro aumenta nei periodi storici di incertezza ed instabilità, come durante le guerre o nel corso di crisi economiche, quando la fiducia nel reale valore della cartamoneta e degli altri strumenti finanziari diminuisce.
Tutte le Banche Centrali dei paesi del mondo hanno una riserva in oro, custodito sotto forma di lingotti.
Fino al 1971 era in vigore il Gold Standard, cioè il valore di ogni valuta nazionale era equivalente ad una certa quantità di oro.
Fino a quel momento la cartamoneta rappresentava una certa quantità di oro presente nelle banche centrali di tutti i paesi e le banconote erano “pagabili a vista al portatore”, cioè il “portatore”, in qualsiasi momento, poteva recarsi presso la Banca Centrale del suo paese e ritirare la parte di oro rappresentata dalle sue banconote.
Se uno stato decideva di aumentare la quantità di cartamoneta circolante, doveva aumentare la quantità di oro presente nelle sue riserve.
Ciò determinava una grande stabilità dei cambi: se la banconota di un paese rappresentava 10 milligrammi di oro e quella di un altro paese rappresentava 2 milligrammi di oro, allora la banconota del primo paese valeva 5 volte la banconota del secondo paese.
Tutto questo non esiste più: ora il valore delle banconote di un paese è determinato solo da un vago giudizio globale sulla sua situazione economica ed il valore dei cambi varia ogni giorno seguendo la legge della domanda e dell’offerta.
In ogni paese il valore della cartamoneta circolante è di gran lunga superiore al valore dell’oro custodito presso la sua banca centrale.
Nel momento in cui scriviamo, il maggior produttore mondiale di oro è la Cina, seguita dall’Australia e poi dal Sud Africa, che nei decenni passati era sempre stato il maggior produttore mondiale. Seguono poi, nell’ordine, gli Stati Uniti, il Perù, il Canada e l’Indonesia.
Per quanto riguarda le proprietà Chimco-Fisiche, l’oro puro è un elemento semplice (cioè formato da atomi tutti uguali), è tenero, malleabile (cioè facilmente riducibile in lamine sottili), è duttile (cioè facilmente riducibile in fili sottili), non arrugginisce, non si ossida ed è un ottimo conduttore di corrente elettrica.
L’oro non è attaccabile neanche dagli acidi più forti, tranne una particolare miscela formata da un volume di acido nitrico (HNO3) e tre volumi di Acido Cloridrico (HCl), chiamata Acqua Regia.
L’oro fonde (cioè diventa liquido) alla temperatura di 1064,43 gradi centigradi e l’oro liquido bolle alla temperatura di 2808 gradi centigradi.
L’atomo di oro contiene nel nucleo 79 protoni e 118 neutroni. Attorno al nucleo ruotano 79 elettroni.
Concludiamo con una curiosità storica: gli Alchimisti, che asserivano di poter fabbricare l’oro, partivano sempre dal mercurio, che ora sappiamo che ha 80 protoni nel nucleo, ma loro non sapevano nemmeno che esisteva l’atomo…
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