LE AGENZIE DI RATING

Le agenzie di rating sono società private che forniscono giudizi sull’affidabilità di titoli obbligazionari ed imprese. Attualmente sta assumendo una notevole importanza la valutazione che queste agenzie danno sui “debiti sovrani”, cioè sui debiti pubblici degli stati.
Le principali agenzie di rating sono attualmente due: Standard & Poor’s e Moody’s.
La valutazione sull’affidabilità del debito pubblico di uno stato viene tradotta in particolari simboli. Questi sono quelli usati da Standard & Poor’s:

AAA    Elevata capacità di ripagare il debito
AA      Alta capacità di pagare il debito
A         Solida capacità di ripagare il debito, che potrebbe essere influenzata da circostanze avverse
BBB    Adeguata capacità di rimborso, che però potrebbe peggiorare
BB      Debito prevalentemente speculativo
CCC   Debito altamente speculativo
D         Stato insolvente

E questi sono quelli usati da Moody’s:

 Aaa  Debito con livello minimo di rischio
 Aa    Debito di alta qualità
 A      Debito di buona qualità ma soggetto a rischio futuro
 Baa  Debito con grado di protezione medio
 Ba    Debito con un certo rischio speculativo
 B      Debito con bassa probabilità di ripagamento
 Caa  Debito ad alto rischio
 C      Debito con realistico pericolo di insolvenza

Ognuna di queste classi è poi suddivisa in sottoclassi. Per esempio possiamo avere (Standard & Poor’s) AA+, AA ed AA- e così anche per le altre classi di rating.
Al rating può essere affiancato anche l’Outlook, cioè una previsione sull’andamento futuro con le valutazioni “negativo”, “stabile” e positivo.
Per esempio nel momento in cui scriviamo (6 agosto 2011) il rating dell’Italia è, secondo Standard & Poor’s, A+ con outlook negativo. A titolo di esempio, sempre in data odierna, il rating della Garmania è AAA stabile, Stati Uniti AA+ negativo, Spagna AA negativo, Giappone AA- negativo.
Si può facilmente comprendere l’enorme influenza che il giudizio di queste agenzie ha sul mercato dei titoli di stato, ma anche sull’andamento delle Borse mondiali, se non altro perchè i maggiori detentori di titoli di stato sono le Banche, la cui quotazione azionaria dipende molto anche dalla qualità dei titoli che posseggono.
Il giudizio delle agenzie di rating influenza anche il cosidetto Spread che è un indice di confronto tra il rendimento dei titoli di uno stato e quelli di un altro.
Per esempio, se un BTP italiano ha un rendimento del 5,5% ed un Bund tedesco ha un rendimento del 2,5%, la differenza è (5,5 – 2,5) = 3. Moltiplicando per 100 si ottiene lo Spread, che in questo caso sarà 300.
Non a caso, in questo esempio, ho scelto come riferimento il Bund tedesco, perchè attualmente viene usato in tutta Europa come base di riferimento.
Queste differenze di rendimento sono dovute al fatto che, meno affidabile è il debito pubblico di uno stato, più alto sarà l’interesse annuo che questo dovrà offrire per attirare compratori.
Il giudizio delle agenzie di rating influenza anche il Credit Default Swap, cioè una assicurazione sul rischio di insolvenza, relativa ad una certa emissione di titoli di stato: meno affidabile è uno stato, più alto sarà il prezzo dello Swap che il possessore di titoli di stato dovrà pagare, sempre se ritiene di dover sottoscrivere questa assicurazione (invero ancora poco diffusa in Italia).
L’enorme influenza che queste agenzie di rating hanno sui mercati finanziari non è esente da critiche: in Europa molti economisti propongono la creazione di una Fondazione comunitaria indipendente per la valutazione dei debiti sovrani, ma non si capisce come potrebbe essere garantita questa indipendenza.

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