LE CARCERI ITALIANE

Questa breve nota si riferisce alla situazione nel 2011.
La situazione delle carceri italiane è ormai insostenibile: nel maggio 2011 esse ospitavano 67.174 detenuti, mentre la capienza massima dovrebbe essere di 45.551 unità, numero già di per se discutibile.
La causa principale di questo sovraffollamento è l’uso smodato che si fa in Italia della carcerazione preventiva: quasi il 50% della popolazione carceraria è costituita da detenuti in attesa di giudizio!
Una buona parte di questi detenuti in attesa di giudizio sarà assolta ed altri si troveranno con l’aver scontato una pena superiore alla condanna, per cui lo Stato sarà costretto a pagare centinaia di milioni di euro di risarcimento per ingiusta detenzione (in Italia paga lo Stato e non il giudice che ha sbagliato).
Nelle carceri italiane lo spazio a disposizione per ogni detenuto è di 3 metri quadrati, mentre la normativa europea prevede un minimo di 7,5 metri quadrati a persona. Possiamo tranquillamente affermare che stanno meglio i polli in batteria o i suini ed i bovini negli allevamenti intensivi.
In alcuni istituti di pena si arriva al numero incredibile di 10 detenuti in una cella con un solo servizio igienico in comune.
Nessuna meraviglia dunque per l’altissimo numero di suicidi nelle carceri italiane, sopratutto tra i detenuti in attesa di giudizio. Dal 1980 ad oggi si sono registrati più di 1500 suicidi di detenuti. Mentre il tasso di suicidi tra la popolazione italiana è di 0,51 ogni 10.000 abitanti, quello delle carceri è di 9,5 ogni 10.000 reclusi.
Nel 2010 il nostro paese è stato condannato dal Consiglio d’Europa per la sua situazione carceraria, ma, negli anni precedenti, c’erano già state numerose condanne da parte di Amnesty International per la violazione dei diritti umani negli Istituti di pena italiani.
La condanna di Amnesty International parla di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, assistenza medica insufficiente, sovraffollamento, carenze igieniche, alta percentuale di suicidi e tentati suicidi e maltrattamento dei detenuti da parte delle forze dell’ordine o della polizia penitenziaria.
Purtroppo di questo argomento quasi non se ne parla e bisogna dare atto agli esponenti del Partito Radicale di essere gli unici a farsi portavoce dell’estremo stato di sofferenza dei detenuti nelle carceri italiane.

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
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