LA MISTERIOSA MORTE DI PAPA LUCIANI

Il 26 agosto del 1978 fu eletto Papa il Patriarca di Venezia Albino Luciani che assunse il nome di Giovanni Paolo I°.
Il suo pontificato durò solo 33 giorni, in quanto la mattina del 29 settembre 1978 fu trovato morto nel suo letto.
Subito furono date notizie discordanti sull’ora in cui fu trovato cadavere e su chi se ne fosse accorto per primo.
Inoltre trapelarono subito notizie sulla scomparsa di importanti documenti dalla sua stanza. Oltre ai documenti, scomparvero anche gli occhiali, le pantofole e, sopratutto, il flacone del medicinale Effortil che il Papa assumeva regolarmente.
Nei giorni immediatamente successivi alla morte, venne chiesto invano da una parte della stampa di effettuare l’autopsia sul corpo del Papa, richiesta respinta dal collegio cardinalizio in quanto non prevista dal protocollo.
Appena eletto, Papa Luciani rifiutò il plurale maiestatis, la sedia gestatoria, l’intronazione e la tiara.
Il suo brevissimo pontificato si caratterizzò da una visione pauperistica della Chiesa con un auspicato ritorno alle origini evangeliche, ma sopratutto da una critica severa degli affari finanziari non chiari della Banca Vaticana e della Chiesa in generale.
Fu proprio quest’ultimo atteggiamento del Papa a far sorgere dubbi sulla sua morte: si sa che Luciani aveva intenzione di rimuovere alcuni Cardinali che avevano importanti incarichi nella non chiara gestione della Banca Vaticana, fra cui lo stesso Marcinkus, direttore dello IOR, coinvolto in non chiare operazione finanziarie e che aveva stretti rapporti con i finanzieri Roberto Calvi e Michele Sindona e con il Maestro Venerabile della Loggia P2 Licio Gelli.
Calvi fu trovato morto nel 1982 sotto il ponte dei Frati Neri a Londra (la segretaria si suicidò il giorno prima) e Sindona morì nel 1986 nel carcere di Voghera avvelenato da un caffè al cianuro di potassio.
Per quanto riguarda la P2, in coincidenza con l’elezione di Luciani, venne pubblicato un elenco di 131 ecclesiastici iscritti alla Massoneria. L’elenco fu pubblicato dalla rivista O.P. diretta da Mino Pecorelli, giornalista scomparso misteriosamente un anno dopo l’elezione di Luciani ed il cui cadavere non venne mai ritrovato.
Tutti questi elementi hanno fatto nascere il sospetto che la morte di Luciani non sia stata una morte naturale.
Lo scrittore Davi Yallop, specializzato in crimini insoluti e misteri non ancora svelati, nel suo famoso libro “In nome di Dio”, sostiene la tesi che il mandante dell’omicidio di Papa Luciani fosse stato Licio Gelli, mentre Sindona e Calvi, traminte Marcinkus, lo avrebbero organizzato.
Sempre secondo questo scrittore, l’esecutore materiale del delitto sarebbe stata Suor Vincenza che ogni mattina portava una tazzina di caffè al Papa.
Stranamente, invece, sulla scrivania del Papa fu trovata una copia del settimanale “Il Mondo”, aperta su di una inchiesta sulle operazioni finanziarie della banca Vaticana.
Ora è in corso la causa di beatificazione ….

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Ingegnere Chimico
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