Il concetto di Congruenza è di fondamentale importanza nella Teoria dei Numeri.
L’espressione simbolica a ≡ b (modulo n) , si legge: “a è congruo a b, modulo n ed indica che (a-b) è divisibile per n o, il che è lo stesso, che b è il resto della divisione di a diviso n.
Consideriamo un qualsiasi numero intero, per esempio 7, e scriviamo i resti della divisione di tutti i numeri naturali per 7. Otterremo:
1 2 3 4 5 6 0 1 2 3 4 5 6 0 1 2 3 4 5 6 0 …………
Ciò vuol dire che, rispetto a 7, esistono 7 classi di numeri che, divisi per 7, danno lo stesso resto. Per esempio, la classe dei numeri che, divisi per 7, danno resto 5 sarà:
[5, 12, 19, 26, 33 …. ]
Tutti questi numeri sono soluzione della congruenza: x ≡ 5 (mod. 7), ma, nella Teoria delle Congruenze, si considera la minima soluzione, per cui diremo che la soluzione di questa congruenza è 5.
In generale potremo affermare che, dato un numero n, ogni intero a è equivalente ad un intero r tra 0 e n-1: il resto della divisione di a per n.
La congruenza che abbiamo preso in esame è di primo grado, in quanto il massimo esponente della incognita x è 1. La forma generale di una congruenza di primo grado sarà ax ≡ b (mod. n).
Alcuni Teoremi fodamentali della teoria dei Numeri possono essere espressi sotto forma di congruenza.
Useremo i simboli ” ! ” e ” ^ ” per indicare rispettivamente “fattoriale” ed “elevato a”. Per esempio:
6! = 6x5x4x3x2x1 = 720
2^5 = 2x2x2x2x2 = 32
TEOREMA DI WILSON:
Se p è un numero primo, risulterà sempre:
(p-1)! ≡ -1 (mod p)
Cioè, se p è un numero primo, il resto della divisione di (p-1)! diviso p sarà sempre (p – 1).
Ad esempio, per il numero primo 7, avremo:
(p-1)! = (7 -1 )! = 6! = 720
720 : 7 = 102 col resto di 6 (e 6 = p – 1 = 7 – 1)
PICCOLO TEOREMA DI FERMAT:
Se p è un numero primo, allora per ogni intero a (che non divida p), risulterà:
a^p ≡ a (mod. p)
o, il che è lo stesso:
a^(p-1) ≡ 1 (mod p)
Ad esempio, per il numero primo 13, sceglendo come base 2, avremo:
a^(p-1) = 2^12 = 4096
4096 : 13 = 315 con il resto di 1.
Dato un numero intero a, si defisce inverso di a modulo n, quel numero b, se esiste, tale che:
ab ≡ 1 (mod. n)
Se p è un numero primo, tutti i numeri interi compresi tra 1 e (p – 1) si ditribuiscono in (p – 1)/2 coppie di inversi. Ad esempio, se scegliamo p = 13, avremo 6 coppie di inversi:
(1,1) (2,7) (3,9) (4,10) (5,8) (6,11)
L’inverso b di a modulo p (numero primo), si può trovare applicando il piccolo Teorema di Fermat:
a^(p-1) ≡ 1 (mod. p)
a*a^(p-2) ≡ 1 (mod.p)
b = a^(p-2)
o, meglio:
b ≡ a^(p-2) (mod. p)
La Congruenza di primo grado ha una sola soluzione. Consideriamo adesso la semplice congruenza quadratica:
x^2 ≡ b (mod. p) con p numero primo.
Questa congruenza o ha 2 soluzioni o nessuna. Se ha soluzioni, diremo che b è un residuo quadratico di p. In pratica, un residuo quadratico di un numero primo p è il resto della divisione di un quadrato esatto diviso p. Tutti i numeri primi p hanno (p-1)/2 residui quadratici e (p-1)/2 non residui quadratici. Si noti che se b1 e b2 sono una soluzione, risulterà sempre b1 + b2 = p.
Ad esempio la congruenza quadratica:
x^2 ≡ 7 (mod 29)
Ha le 2 soluzioni 6 e 23, infatti:
6^2 = 36 che diviso per 29 fa 1 col resto di 7.
23^2 = 529 che diviso per 29 fa 18 col resto di 7.
inoltre: 6 + 23 = 29.
Chiudiamo dando due importanti definizioni della teoria dei Numeri:
Si definisce Ordine di un intero a modulo p (numero primo) il minimo esponente x, tale che:
a^x ≡ 1 (mod.p)
L’ordine di a modulo p è sempre un divisore di (p-1) e, se coincide proprio con (p-1), a si definisce Radice Primitiva del numero primo p.
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