IL PETROLIO

Il petrolio ha una importanza determinante nello sviluppo della civiltà attuale. Il prezzo del petrolio è uno dei fattori che maggiormente influenzano l’andamento delle economie dei singoli stati.
Il petrolio si presenta come un liquido denso, di colore scuro e si trova in giacimenti sotterranei fino a 6 – 8 kilometri di profondità.
L’origine del petrolio è probabilmente biologica: esso deriverebbe dalla decomposizione, nel corso dei millenni, di organismi animali e vegetali in ambiente privo di ossigeno.
Chimicamente il petrolio è un miscuglio omogeneo di idrocarburi. Gli idrocarburi sono composti organici costituiti esclusivamente da carbonio ed idrogeno. Essi possono essere sia gassosi che liquidi che solidi, a seconda del numero di atomi di carbonio presenti nella loro molecola.
Gli idrocarburi presenti nel petrolio possono contenere fino a 40 atomi di carbonio, per cui vengono classificati in idrocarburi leggeri, medi e pesanti, sempre a seconda del numero di atomi di carbonio.
Inoltre essi possono formare catene lineari, ramificate o anche chiuse ad anello.
Il giacimento del petrolio consiste in una grande cavità sotterranea nella quale il petrolio galleggia su acqua salata. Al di sopra dello strato di petrolio vi è gas sotto pressione. Questo gas è formato da idrocarburi gassosi che si sviluppano continuamente dal petrolio.
La pressione del gas viene sfruttata per l’estrazione del petrolio: Si perfora il suolo fino a raggiungere il giacimento. Si invia un lungo tubo fino a raggiungere lo strato di petrolio. Questo, spinto dalla pressione del gas, risale lungo il tubo fino a raggiungere la superfice dove è presente una struttura metallica (albero di natale) che, con un sistema di valvole, ha il compito di imbrigliarne il flusso.
Quando la pressione del gas non è più sufficiente a far fuoriuscire il petrolio, si ricorre a pompe.
Il petrolio appena estratto viene detto greggio e la prima operazione che si compie è la decantazione: si lascia riposare il petrolio in grandi vasche in modo che tutte le impurità (sabbia, fango, acqua salata etc..) si raccolgono sul fondo.
Il petrolio viene poi inviato alle raffinerie o ai porti tramite oleodotti che sono lunghe tubazioni che attraversano anche interi stati. Per via mare, viene trasportato mediante navi cisterna dette petroliere.
Nelle raffinerie si ricavano i derivati del petrolio mediante una operazione detta distillazione frazionata.
La distillazione avviene in apparecchiature chiamate torri di distillazione che separano le varie frazioni del petrolio sfruttando il diverso punto di ebollizione dei vari idrocarburi: gli idrocarburi leggeri evaporano a temperature più basse, mentre quelli medi e pesanti evaporano a temperature via via più alte.
In vari punti della torre di distillazione si raccoglieranno i diversi derivati del petrolio che sono miscugli omogenei di idrocarburi di peso simile. I più leggeri li troveremo verso l’alto della colonna ed i più pesanti verso il basso.
Dall’alto verso il basso della colonna raccoglieremo:
1) Idrocarburi gassosi: Metano (CH4), Etano (C2H6), Propano (C3H8), Butano (C4H10) etc…
2) Benzina
3) Kerosene
4) Gasolio
5) Residui
Questi ultimi, dopo una ulteriore distillazione, daranno gli olii lubrificanti, gli olii combustibili, bitume e catrame.
Solo dal nome di questi derivati si può comprendere l’importanza economica del petrolio.
Il Metano è usato come gas di città, per riscaldamento e come combustibile per diverse industrie.
Etano, Propano e Butano sono i prodotti base per tutta l’industria delle materie plastiche e delle fibre tessili sintetiche. Gli ultimi due sono usati come gas in bombola.
La Benzina (miscuglio omogeneo di idrocarburi con 7,8,9,10,11 atomi di carbonio nella molecola) è il carburante per le automobili.
Il Kerosene è il carburante per gli aerei a reazione
I gasoli (divisi in leggeri e pesanti) sono il carburante per tutti i motori Diesel (automobili, camion, navi, mezzi militari etc…)
Gli olii combustibili vengono bruciati nelle centrali termoelettriche per produrre energia elettrica.
Gli olii lubrificanti sono indispensabili per ridurre l’attrito tra le parti meccaniche in reciproco movimento in tutti i motori.
Asfalto e catrame vengono usati per la pavimentazione stradale.
Ovviamente questa è solo una rapida panoramica solo sui principali derivati del petrolio.
Per quanto riguarda le statistiche economiche, dobbiamo distinguere tra paesi produttori e paesi detentori di riserve petrolifere.
I principali produttori di petrolio nel mondo sono, in ordine: Russia, Arabia Saudita, U.S.A., Iran, Cina, Canada, Messico, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Kuwait, Venezuela, Norvegia, Nigeria, Brasile, Algeria, Angola, Kazakistan, Libia, Gran Bretagna, Qatar.
Si noti che Norvegia e Gran Bretagna ed in parte anche U.S.A. e Messico, estraggono Petrolio dal fondo del mare.
Invece le più grandi riserve di petrolio sono detenute in quest’ordine: Arabia Saudita, Venezuela, Iran, Iraq, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Russia, Libia, Kazakistan, Nigeria, Canada, U.S.A.
La maggior parte dei paesi produttori sono riuniti in un’organizzazione denominata O.P.E.C. che stabilisce le quantità di petrolio da estrarre per ciascun paese membro, per poter così controllare il prezzo del Petrolio. Si noti però che U.S.A., Canada, Russia e Messico non sono membri dell’O.P.E.C.
Questo prezzo è fissato, nei mercati internazionali, in dollari al barile, dove per barile si intende una misura di capacità pari a 159 litri.
Al momento in cui scriviamo (10/11/2010) il prezzo del Petrolio è di 87,69 dollari al barile, ma, nel corso della storia, questo prezzo ha avuto notevoli oscillazioni, toccando il suo massimo storico nel 2008 con 147 dollari al barile.
I giacimenti di Petrolio non sono eterni. Non è lontanissimo il giorno in cui il Petrolio si sarà esaurito.
Qui c’è una stima fornita dall B.P Statistical Review, che mostra, a fianco al nome di ciascun paese produttore di petrolio, il numero di anni entro il quale si esauriranno i suoi giacimenti di Petrolio:
Arabia Saudita (66), Iran (87), Iraq (157), Kuwait (103), Emirati Arabi Uniti (90), Venezuela (78), Russia (22), Libia (62), Kazakhstan (76), Nigeria (40), USA (12), Canada (15), Cina (12), Qatar (37), Messico (10), Algeria (17), Brasile (19), Angola (18), Norvegia (8), Azerbaijan (29).
E poi che succederà?

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Ingegnere Chimico
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