LE RAGIONI DELL’ATEISMO

Dio è una parola inventata dall’uomo: abbiamo inventato un termine e poi abbiamo creato nella nostra mente le sue caratteristiche. Ormai questa parola è talmente radicata nella nostra coscienza che tante persone si pongono la domanda “Esiste Dio?”. Se scendiamo a questo livello, dovremmo allora anche chiederci “Esiste Babbo Natale?”, “Esiste l’Unicorno?” etc…
Per questi motivi, il vero ateo non afferma “non esiste Dio, ma afferma semplicemente che Dio è una parola inventata dall’uomo.
La miglior definizione di “Ateo” è quella di una persona che ha la consapevolezza che gli enormi progressi della Scienza cominciano a farci capire qualcosa: l’uomo non conta niente, è solo il mammifero più evoluto di un piccolo insignificante pianeta sperduto nell’Universo, pianeta che ruota attorno ad una stella situata alla periferia di una galassia formata da 300 miliardi di stelle, che è solo una dei miliardi di galassie che ci sono nell’Universo e che è estremamente puerile pensare che esista un Dio antropomorfo, umanoide, geloso, vendicativo che non avrebbe nient’altro di meglio da fare che occuparsi di questo angolo di Universo.
Questa idea di Dio è tipica di Islamismo, Cristianesimo ed Ebraismo. Queste 3 religioni sono state inventate quando si credeva che il pianeta Terra fosse tutto il mondo e provengono dalla comune tradizione semitica costituita dalla Bibbia: un’accozzaglia di racconti di un popolo di pastori nomadi, scritta in epoche diverse da centinaia di autori diversi attingendo a tradizioni orali precedenti di popoli ancora più selvaggi. Non diverso è il discorso per il Corano.
Diverso è l’atteggiamento del vero ateo nei riguardi dell’Induismo (spratutto la filosofia dell’Advaita Vedanta) e del Buddhismo. In quest’ultima filosofia sono completamente assenti i concetti di Dio ed Anima.
Secondo l’ateo, la specie umana è solo all’inizio della sua evoluzione e sono molte di più le cose da scoprire che non quelle già scoperte. Stiamo appena superando lo stadio nel quale, per dare un senso alla nostra vita e per superare la paura della morte, abbiamo dovuto inventare un Essere superiore, ma per la verità un po’ troppo simile a noi: il buon Dio che ci vuole bene e che ci fa vivere in eterno. Purtroppo i vari popoli sono in disaccordo su alcuni attributi di questo essere e per secoli sono stati e sono ancora disposti a scannarsi per far prevalere l’una o l’altra visione, per far prevalere l’uno o l’altro punto di vista. La Scienza finalmente sta aprendo uno spiraglio sul mistero dell’Universo e l’ateo è fiducioso che un giorno non lontano le religioni scompariranno.
Un Ateo ha anche la coscienza che l’immensità dell’Universo ha certamente un senso: per ora stiamo facendo solo i primi passi sulla via della conoscenza ma in futuro sapremo sempre di più.
Diceva Albert Einstein: “La maggior parte delle Religioni hanno un punto comune, ed è il carattere antropomorfo dell’idea di Dio: oltre questo livello non si trovano che individualità particolarmente nobili.
Vi è però un più alto grado della vita religiosa, sebbene assai raro nella sua espressione pura ed è quello della religiosità cosmica. Essa non può essere pienamente compresa da chi non la sente poiché non vi corrisponde nessuna idea di un Dio antropomorfo”.
Dio (che sia singolo o che siano più di uno), secondo l’ateo, è una creazione della mente umana. Il nostro cervello è predisposto a definire un nesso causale tra gli eventi. Dove questo nesso rimane al di fuori della nostra percezione e, quindi, quando un certo evento rimane inspiegato, la nostra mente cerca a tutti i costi una causa, anche a costo di mettere da parte la logica, arrivando ad affidarsi al paranormale e agli dei.
Dice Margherita Hack: “Le divinità sono state create per dare un senso a tutti i fenomeni naturali dei quali l’uomo non sapeva trovare una spiegazione. Dalla pioggia in poi … Ma la scienza, un passo dopo l’altro, ha progredito nel sapere. Ha trovato risposte e continua a trovarle. Così Dio è diventato qualcosa di meno fisico, di più etereo, di più spirituale. E via via che sono stati svelate le manifestazioni naturali, si è sentito sempre meno il bisogno di Dio”.
Il vero ateo invece apprezza alcune grandi intuizioni filosofiche, vette del pensiero umano, come i sistemi di Platone, Plotino, Fichte, Kant, Berkeley, Schopenhauer. In particolare, egli è cosciente che la civiltà greca aveva raggiunto delle vette di pensiero ineguagliabili con i suoi grandi filosofi. Poi, con il diffondersi del cristianesimo, molto piu’ accessibile al popolo, la civiltà occidentale è irrimediabilmente decaduta.

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Ingegnere Chimico
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