IL DEGRADO DELLA SCUOLA ITALIANA

La scuola italiana si trova ormai in uno stato di degrado inaccettabile. I nostri diplomati sono tra i più ignoranti d’Europa, meglio solo di Grecia e Bulgaria. Nella classifica mondiale, l’Italia figura al 37° posto per competenza nelle materie scientifiche, al 33° posto nella lettura, al 38° posto per le conoscenze matematiche.
Notevole anche il grado di ignoranza dei nostri laureati. Ciò è verosimilmente dovuto al fatto che si può accedere all’Università da qualsiaisi tipo di scuola: prima degli anni ‘60 solo i diplomati del liceo classico potevano frequentare tutte le facoltà universitarie, mentre ai diplomati del liceo scientifico era possibile accedere alle sole facoltà tecnico-scientifiche. Agli altri diplomati era invece impedita l’iscrizione all’università.
Secondo il rapporto O.C.S.E. 2009 i risultati medi degli studenti italiani sono tra i piu’ scarsi d’Europa nonostante la spesa docente/studente sia la piu’ elevata. Una bocciatura senza mezzi termini quella che emerge dall’indagine, che sottolinea le carenze del sistema scolastico italiano: ”Il costo piu’ elevato dell’istruzione italiana e’ ampiamente dovuto al rapporto insegnante per studente, che e’ del 50% piu’ alto (9,6 insegnanti ogni 100 studenti in Italia, rispetto a 6,5 insegnanti nell’area Ocse)”. A determinare gli scarsi risultati in termini di qualita’ e apprendimento, rileva l’Ocse, sarebbe anche il sistema di reclutamento e valutazione degli insegnanti che sono scarsamente motivati: ”La motivazione principale per accedere alla professione – rileva l’Ocse – sembra essere soltanto l’elevata sicurezza del posto di lavoro o il non essere riusciti a trovare un altro lavoro meglio retribuito” ed inoltre in Italia, rispetto agli altri Paesi europei ”l’avanzamento di carriere avviene solo per anzianità”.
Secondo l’Ocse, infine, l’Italia è al penultimo posto per numero di laureati: appena 11 su cento persone di età compresa fra 25 e 64 anni. Solo la Turchia è sotto di noi.
Quello degli insegnanti è un grave problema: in Italia questa professione è un ripiego per quei laureati non brillanti che non sono riusciti ad inserirsi nel mondo delle professioni. Inoltre ormai la maggioranza di essi proviene da una scuola già degradata, per non parlare poi di quei docenti che si sono laureati alla fine degli anni ‘60 e negli anni ‘70 con “esami di gruppo” e “18 politico”.
In definitiva non c’è di che stare allegri !

Informazioni su giuseppemerlino

Ingegnere Chimico
Questa voce è stata pubblicata in CONTROINFORMAZIONE e contrassegnata con , , , , . Contrassegna il permalink.